Paul Hembery spiega il comportamento degli pneumatici durante il Gp del Giappone, sottolinendo i motivi della scelta di fare due soste
“Abbiamo assistito a molti sorpassi e a tante strategie, con le tre mescole disponibili che hanno offerto un’ampia varietà di opzioni in termini di tattica“. E’ questo il bilancio di Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli, al termine del Gran Premio del Giappone vinto da Nico Rosberg.
La strategia su due soste soft-hard-hard si è dimostrata la più popolare, utilizzata dai primi tre all’arrivo. Ma non tutti hanno seguito una strategia su due soste: i piloti della Williams, Valtteri Bottas e Felipe Massa, hanno optato per un solo pit stop e sono entrambi arrivati a punti. Anche le Renault e le Sauber si sono fermate una sola volta. A inizio gara si sono viste tutte e tre le mescole, con i primi 10 tutti su soft, mentre i piloti su una sola sosta sono partiti sulle medie o sulle hard. “Il fatto che la gara sia stata asciutta e l’assenza di safety car hanno portato a due soste per la maggior parte dei piloti, anche se ci sono state altre opzioni che hanno funzionato bene, inclusa quella di una sola sosta su uno dei circuiti più impegnativi dell’anno in termini di utilizzo dei pneumatici – aggiunge Hembery – congratulazioni alla Mercedes per il terzo Titolo Costruttori conquistato“.