Io sto con Lorenzo

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Io sto con Lorenzo, perchè lui non è un eletto ma uno come tanti

Nel corso del loro ultimo litigio, Valentino e Lorenzo se la prendono davanti alle telecamere. Per cui è tutto visibile. E io, avendo visto, sto dalla parte di Lorenzo. Tutta la vita. Perché io, come Lorenzo, non sono un “eletto”, non sono quello che in classe “era figo e ricco e intelligente” e che tutti ascoltano come fosse Di in Terra. Io ero uno come tanti, che però ce la metteva tutta, per riuscire a fare al meglio ciò che poteva.

Alessandro La Rocca/LaPresse
Alessandro La Rocca/LaPresse

Io ero come Lorenzo, uno che quando parlava voleva avere il tempo e il rispetto per finire quello che doveva dire, senza essere interrotto dal “bulletto” che lo interrompeva con un sorriso sardonico, come a dire “ma che cazzo dici, sfigato?” Lorenzo non è un eletto, non è stato toccato dagli dei, però ci prova, a fare del suo meglio. E io sto con lui, come sto con tutti i più deboli, perché anche loro abbiano la possibilità di esprimersi e dire la loro, senza essere interrotti da un sorriso ironico fatto di spocchia arrogante e inutile superiorità. Valentino piace alle folle. Perché è un numero 1. Peccato che le folle non siano composte da numeri 1. Altrimenti non sarebbero folle. La cosa più triste è che le folle si dimenticano chi sono. E da dove vengono. Sognando di essere anche loro dei numeri 1. E calpestando così i loro simili. Per questo, io sto con Lorenzo.

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