Arrigo Sacchi esalta le qualità di Francesco Totti e svela: “l’attaccamento alla Roma gesto di intelligenza e non di timore”
Sacchi esalta Totti – Una leggenda che domani compie 40 anni. Il mondo del calcio si ferma per gli auguri a Francesco Totti. “È un giocatore senza controindicazioni. È stato un rifinitore straordinario che ha sempre giocato per la squadra, a tutto campo e per tutto il tempo. Poi ha imparato a fare anche tanti gol. È andato bene nelle squadre senza un vero gioco a sostenerlo e benissimo in quelle che avevano un gioco organizzato. Punizioni, assist, rifiniture, gol. Ha la precisione balistica di un Michael Jordan”, dalle pagine del Corriere della Sera, Arrigo Sacchi esalta Totti.
Sacchi esalta Totti – “Penso che quell’attaccamento ai colori e alla sua città sia stato un gesto di intelligenza e non di timore. Quando stai bene in un posto puoi cambiare per due motivi: il denaro o lo spirito di avventura. Penso a Shevchenko e Kakà che sono andati via dal Milan. Poi, al Chelsea e al Real, hanno fatto male. Totti mi fa pensare a Gigi Riva con il Cagliari. Una prova di amore ma, lo ripeto, anche di intelligenza. E nel calcio l’intelligenza è sempre la prima cosa”.
Sacchi esalta Totti – Sacchi non ha dubbi quando gli viene chiesto chi è l’allenatore che lo ha più valorizzato, allo stesso tempo (e con un pizzico di amarezza) l’ex CT della Nazionale parla anche di alcuni tecnici che lo hanno un po’ frenato: “Zeman, che si era innamorato di lui e che avrebbe potuto portarlo ancora più in alto. Totti poteva fare di più, ma ha incontrato anche qualche allenatore, diciamo così, più conservatore…”.