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Tiro con l’arco, Simone Marrai racconta a SportFair la passione per questo sport

SportFair

Il tiro con l’arco è uno sport antico e molto difficile. Simone Marrai, atleta degli arcieri di Rotaio, Capezzano Pianore (Lucca), racconta ai microfoni di SportFair quali sono le specialità di questo sport

Il tiro con l’arco è uno sport di antiche e nobili origini. Sin dalla preistoria, l’arco ha sempre fatto parte della vita dell’uomo. Questo sport è comparso per la prima volta alle prime Olimpiadi a Parigi nel 1900 (le prime olimpiadi), ma dopo 20 anni è stato escluso fino al 1972, quando a Monaco di Baviera fu rintrodotto e scelto come disciplina olimpica. In Italia l’uso di questo sport è incominciato nell’era fascista. Le principali nazioni che vantano un maggior numero di medaglie vinte alle Olimpiadi di tiro con l’arco sono: Stati Uniti, Corea del Sud, Cina e Italia. 

Simone Marrai, atleta degli arcieri di Rotaio, Capezzano Pianore (Lucca), ai microfoni di SportFair ha raccontato quali sono gli allenamenti da fare nel tiro con l’arco: “domanda un po’ generica. Cerco di far chiarezza: esercizi fisici specifici per la pratica dell arco non ci sono. Bisogna pensare a rinforzare spalle, dorsali e trapezi senza tralasciare addominali bicipiti e tricipiti. Per quanto riguarda invece la tecnica bisogna appoggiarsi ad un buon istruttore che valuterà un programma in base al soggetto e alle sue specifiche esigenze”.  Nel tiro con l’arco ci sono diverse tipologie: arco olimpico, arco nudo e arco compound. Ecco quali sono le differenze che Marrai ci ha illustrato: “le differenze sostanziali tra arco olimpico e nudo sono esclusivamente la stabilizzazione anteriore il cliker e il mirino, mentre l‘arco compound è un sistema più complesso composto da carrucole che vanno a diminuire lo sforzo finale dell arciere nel tirare la corda”. 

In questo sport ci sono diverse modalità tiro outdoor, tiro con arco storico e tiro dinamico con arco. Esistono moltissime sottofamiglie di modalità di tiro. Elencarle tutte sarebbe quasi impossibile. Nel Targa ci sono Indoor e Outdoor (18mt e 50mt) poi HF che si pratica solo outdoor dove si alterna sagome di animali a bersagli posti a distanze note o sconosciute.e tantissime altre discipline minori (quelle che ho elencato sono le più diffuse)”. La passione per lo sport è linfa vitale per qualunque disciplina. Anche nel tiro con l’arco è così. Simone Marrai ci ha raccontato come si è appassionato a questo sport: “già da piccolo adoravo il tiro con l’arco ma solo da adulto sono riuscito ad avvicinarmi a questa splendida disciplina. Grazie sopratutto ad un amico e collega di lavoro”.

Lui è stato il coach di Giusy Parolisi, medaglia d’oro nel Campionato italiano di tiro con l’arco a Rimini. Adesso l’atleta è seguita da Arturo Matteucci, istruttore anche di Simone Marrai. Durante queste olimpiadi di Rio 2016 abbiamo assistito a bellissimi match di tiro con l’arco. Ovviamente abbiamo chiesto qual è il suo punto di vista su questi giochi a livello organizzativo: “conosco molto bene il Brasile (ho vissuto là diversi mesi negli ultimi 2 anni) e so bene cosa si nasconde dietro i teli colorati. Ma ho visto una buona organizzazione e molto impegno. Forse avrebbero meritato più spazi televisivi in Italia. Le olimpiadi sono importanti per tutti gli sport maggiori e minori non solo per il tiro con l’arco. I favoriti (anche se ad oggi sappiamo già i risultati io avevo già stilato una mia classifica) Corea, USA, Francia e Italia….ma a noi è mancato quel pizzico di convinzione e di fortuna”. 

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