Dopo la finale di salto in alto, Alessia Trost e Desirée Rossit esprimono le proprie considerazioni ai microfoni della Rai
Ruth Beitia vince la medaglia d’oro nel salto in alto femminile ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. La spagnola, con 1,97 metri, supera la bulgara Mirela Demireva (argento) e la croata Blanka Vlasic (bronzo), entrambe con la stessa misura della iberica.
Quinta Alessia Trost (1,93) e sedicesima Desiree Rossit (1,88), un risultato che lascia l’amaro in bocca alle azzurre che, ai microfoni della Rai, esprimono le proprie considerazioni sulla gara. “E’ stata una progressione un po’ tosta – commenta Alessia Trost – una gara parecchio dura. Mi son presentata qui con 1.94, non si fanno i miracoli ho provato a fare 1.97 ce l’ho messa tutta ma sono contenta lo stesso. Quest’ultimo mese c’è stata una follia nella mia testa, sono arrivata qui con un altro spirito, mi sono voluta divertire e l’effetto è stato positivo. Mi sono emozionata molto, un po’ mi vergogno ad essere arrivata quinta con 1.93 però vabbè le gare bisogna farle e sono contenta di esserci stata.
Una volta che sono arrivata in finale mi son detta di provarci, mi sono aggrappata ai dettagli tecnici ma purtroppo non è andata. Ci riproveremo“. Molto delusa, invece, Desirée Rossit: “per me è stata una gara travagliata, misura d’entrata altissima, progressione difficilissima ed è andata male. Speravo in meglio ma andrà meglio la prossima volta. Le gambe mi tremavano, quindi anche stare calmi era difficile. E’ andata così, ma adesso torno a casa a migliorare”.