“Renzi porta sfiga”: i social si scatenano, ma anche Rossella Fiamingo ha scherzato sull’ansia trasmessa dal premier che voleva festeggiare la medaglia d’oro n° 200 invece torna a casa con Nibali rotto e tanti flop azzurri nel primo giorno di gara
Una presenza ingombrante. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sta rientrando in Italia dopo 4 giorni a Rio de Janeiro per le Olimpiadi: è il premier che ci è rimasto di più al mondo, ma questo ci può anche stare. E’ giusto che Renzi testimoni la vicinanza del Governo e dell’intera Italia agli atleti che ci rappresentano, anche perchè ha anche avuto una serie di incontri al Cio per sostenere la candidatura di Roma 2024. E tutti tifiamo per Roma 2024.
Ma la presenza di Renzi a Rio non è stata silenziosa: il premier ha parlato, forse sparlato, troppo. Voleva a tutti i costi una medaglia d’oro da celebrare personalmente nel primo giorno di gare perchè poi sarebbe ripartito. In tutta la storia olimpica l’Italia ha vinto 199 medaglie d’oro, e Renzi voleva festeggiare la n° 200 di persona.
Così ha iniziato, dal primo giorno del suo arrivo a Rio, a mettere pressioni un po’ a tutti. Dal ciclismo con Nibali, di cui è un grande tifoso, alla spadista Rossella Fiamingo, che dopo una finale dominata ha perso clamorosamente negli ultimi minuti e dopo la delusione per la sconfitta ha detto che “Renzi da questa mattina che mi manda messaggini, dopo che passavo ogni turno mi scriveva “forza”, “dai”, “brava”, ma a un certo punto ho smesso di guardarli perché mi mettevano ansia“. E la medaglia d’oro è andata all’ungherese Szasz. Ma non è stato l’unico flop. L’Italia ha perso l’oro nella Carabina con Petra Zublasing, super favorita della vigilia e campione del mondo in carica. Eliminata prima della finale.
Neanche Niccolò Campriani (argento 4 anni fa a Londra) e Marco De Nicolò nel tiro a segno hanno centrato la finale. E la squadra maschile di tiro con l’arco, campione olimpica in carica (oro a Londra 4 anni fa), dopo aver realizzato il 3° punteggio nelle qualificazioni confermando le ambizioni di podio, ha perso clamorosamente 6-0 con la Cina ai Quarti di Finale.
Eliminati anche Elios Manzi nel Judo, Luca Marin e Federico Turrini nei 400 metri misti di nuoto maschile, Sara Franceschi e Luisa Trombetti nei 400 metri misti femminile. La staffetta 4 x 100 metri misti femminile, invece, ha raggiunto la finale ma è arrivata 6ª lontana dal podio. Insomma, un disastro.
Insomma, dal primo giorno delle Olimpiadi di Rio 2016 ci aspettavamo, o quantomeno ci auguravamo, di essere primi da soli in vetta al medagliere grazie a un calendario agevole e a tanti Azzurri favoriti nelle loro discipline. Ci aspettavamo almeno tre medaglie d’oro con Nibali, Fiamingo e Zublasing, e almeno altri 3-4 podi tra il tiro con l’arco, il tiro a segno, il nuoto e il judo. Invece abbiamo un argento e un bronzo (splendidi), ma rimaniamo fermi a 199 ori.
Oggi tante altre chance di medaglia: c’è ancora il ciclismo, stavolta femminile sullo stesso percorso di ieri (ma più corto, entrambi i circuiti percorreranno una sola volta) e le nostre Elisa Longo Borghini, Giorgia Bronzini, Elena Cecchini e Tatiana Guderzo puntano alla vittoria. Poi c’è la campionessa del mondo e olimpica in carica Jessica Rossi nel tiro a volo, in serata anche la coppia Cagnotto–Dallapè nei tuffi sincronizzati da tre metri, il tiro con l’arco a squadre femminile che proverà a riscattare i colleghi uomini, Fabio Basile nel Judo e soprattutto Garozzo, Avola e Cassarà nel Fioretto maschile, tutti con ambizioni di podio. Nella notte, poi, anche Mirco Scarantino nel sollevamento pesi oltre al nuoto con Alice Mizzau e Diletta Carli nei 400 metri stile libero femminile, Ilaria Bianchi nei 100 metri farfalla, Andrea Toniato nei 100 metri rana e la staffetta 4 x 100 stile libero maschile.
Stavolta Renzi non c’è: riusciremo a salire sul gradino più alto del podio e celebrare questa benedetta vittoria olimpica numero 200? Anche senza il premier, avrà lo stesso valore. Avremmo preferito festeggiarla ieri senza sfortune, senza cadute, senza ansie, pressioni e messaggini. Con Renzi a Rio, ma più discreto. Perché la “iella presidenziale” diventata un tormentone sui social è soltanto simpatica ironia, ma l’invadenza nello sport che ha le sue regole psicologiche e che vede nella concentrazione e serenità degli atleti la base di ogni successo, è stato un grave errore reale a prescindere da ogni considerazione satirica.