Olimpiadi Rio 2016, tanti flop Azzurri: “sfiga Renzi” per l’Italia, ma adesso il premier ha lasciato il Brasile…

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“Renzi porta sfiga”: i social si scatenano, ma anche Rossella Fiamingo ha scherzato sull’ansia trasmessa dal premier che voleva festeggiare la medaglia d’oro n° 200 invece torna a casa con Nibali rotto e tanti flop azzurri nel primo giorno di gara

LaPresse/Alfredo Falcone
LaPresse/Alfredo Falcone

Una presenza ingombrante. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sta rientrando in Italia dopo 4 giorni a Rio de Janeiro per le Olimpiadi: è il premier che ci è rimasto di più al mondo, ma questo ci può anche stare. E’ giusto che Renzi testimoni la vicinanza del Governo e dell’intera Italia agli atleti che ci rappresentano, anche perchè ha anche avuto una serie di incontri al Cio per sostenere la candidatura di Roma 2024. E tutti tifiamo per Roma 2024.

Ma la presenza di Renzi a Rio non è stata silenziosa: il premier ha parlato, forse sparlato, troppo. Voleva a tutti i costi una medaglia d’oro da celebrare personalmente nel primo giorno di gare perchè poi sarebbe ripartito. In tutta la storia olimpica l’Italia ha vinto 199 medaglie d’oro, e Renzi voleva festeggiare la n° 200 di persona.

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Così ha iniziato, dal primo giorno del suo arrivo a Rio, a mettere pressioni un po’ a tutti. Dal ciclismo con Nibali, di cui è un grande tifoso, alla spadista Rossella Fiamingo, che dopo una finale dominata ha perso clamorosamente negli ultimi minuti e dopo la delusione per la sconfitta ha detto che “Renzi da questa mattina che mi manda messaggini, dopo che passavo ogni turno mi scriveva “forza”, “dai”, “brava”, ma a un certo punto ho smesso di guardarli perché mi mettevano ansia“. E la medaglia d’oro è andata all’ungherese Szasz. Ma non è stato l’unico flop. L’Italia ha perso l’oro nella Carabina con Petra Zublasing, super favorita della vigilia e campione del mondo in carica. Eliminata prima della finale.

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Neanche Niccolò Campriani (argento 4 anni fa a Londra) e Marco De Nicolò nel tiro a segno hanno centrato la finale. E la squadra maschile di tiro con l’arco, campione olimpica in carica (oro a Londra 4 anni fa), dopo aver realizzato il 3° punteggio nelle qualificazioni confermando le ambizioni di podio, ha perso clamorosamente 6-0 con la Cina ai Quarti di Finale.
Eliminati anche Elios Manzi nel Judo, Luca Marin e Federico Turrini nei 400 metri misti di nuoto maschile, Sara Franceschi e Luisa Trombetti nei 400 metri misti femminile. La staffetta 4 x 100 metri misti femminile, invece, ha raggiunto la finale ma è arrivata 6ª lontana dal podio. Insomma, un disastro.

Il dramma più grande è stato quello del ciclismo, non solo per l’assenza di vittoria e di medaglie, ma per com’è maturato con una sfortuna cosmica. L’Italia ha fatto una prova perfetta, Nibali era vicinissimo all’oro quando a 11km dal traguardo una caduta l’ha messo k.o. e l’ha costretto al ritiro. Ha due fratture al collo e alla spalla, sta tornando in Italia con l’aereo di Stato di Renzi e verrà operato stasera a Brescia: oltre al danno la beffa, salterà anche la cronometro di mercoledì 10 (con ogni probabilità al suo posto ci sarà Fabio Aru), e certamente anche la Vuelta (ammesso che l’avrebbe corsa). Difficile rivederlo in bici per fine stagione, probabilmente lo rivedremo soltanto il prossimo anno con la sua nuova squadra, il Team Bahrain Merida con cui ha appena firmato un nuovo contratto.

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Insomma, dal primo giorno delle Olimpiadi di Rio 2016 ci aspettavamo, o quantomeno ci auguravamo, di essere primi da soli in vetta al medagliere grazie a un calendario agevole e a tanti Azzurri favoriti nelle loro discipline. Ci aspettavamo almeno tre medaglie d’oro con Nibali, FiamingoZublasing, e almeno altri 3-4 podi tra il tiro con l’arco, il tiro a segno, il nuoto e il judo. Invece abbiamo un argento e un bronzo (splendidi), ma rimaniamo fermi a 199 ori.

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Oggi tante altre chance di medaglia: c’è ancora il ciclismo, stavolta femminile sullo stesso percorso di ieri (ma più corto, entrambi i circuiti percorreranno una sola volta) e le nostre Elisa Longo Borghini, Giorgia Bronzini, Elena Cecchini e Tatiana Guderzo puntano alla vittoria. Poi c’è la campionessa del mondo e olimpica in carica Jessica Rossi nel tiro a volo, in serata anche la coppia CagnottoDallapè nei tuffi sincronizzati da tre metri, il tiro con l’arco a squadre femminile che proverà a riscattare i colleghi uomini, Fabio Basile nel Judo e soprattutto Garozzo, Avola e Cassarà nel Fioretto maschile, tutti con ambizioni di podio. Nella notte, poi, anche Mirco Scarantino nel sollevamento pesi oltre al nuoto con Alice Mizzau e Diletta Carli nei 400 metri stile libero femminile, Ilaria Bianchi nei 100 metri farfalla, Andrea Toniato nei 100 metri rana e la staffetta 4 x 100 stile libero maschile.

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Stavolta Renzi non c’è: riusciremo a salire sul gradino più alto del podio e celebrare questa benedetta vittoria olimpica numero 200? Anche senza il premier, avrà lo stesso valore. Avremmo preferito festeggiarla ieri senza sfortune, senza cadute, senza ansie, pressioni e messaggini. Con Renzi a Rio, ma più discreto. Perché la “iella presidenziale” diventata un tormentone sui social è soltanto simpatica ironia, ma l’invadenza nello sport che ha le sue regole psicologiche e che vede nella concentrazione e serenità degli atleti la base di ogni successo, è stato un grave errore reale a prescindere da ogni considerazione satirica.

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