Niente da fare per la Germania, il Brasile vince l’oro olimpico ai Giochi dopo i calci di rigore
Nessun Maracanazo: il Brasile è campione olimpico per la prima volta nel calcio. L’impresa arriva solamente ai rigori, dopo l’1-1 nei 120 minuti. Decisiva la prova di Neymar, autore della rete del vantaggio e dell’ultima trasformazione dal dischetto. Alla Germania l’argento, alla Nigeria il bronzo.
Micale schiera lo stesso undici per la quarta volta consecutiva, affidandosi ancora una al quartetto offensivo che gli ha regalato 11 delle 12 reti segnate prima della finale: Neymar (3), Gabriel Jesus (3), Luan (3) e Gabigol (2). Nel 4-2-3-1, Wallace e Renato Augusto agiscono da centrali di centrocampo, mentre le chiavi della difesa sono in mano all’ex romanista Marquinhos e Rodrigo Caio. A prescindere dalla voglia di rivincita del pubblico brasiliano, i punti di contatto con il 7-1 del 2014 sono pochi. Nessun giocatore in campo ha partecipato al Mineirazo di Belo Horizonte. Neymar era fuori a causa dell’infortunio subito contro la Colombia, mentre Matthias Ginter, difensore del Borussia Dortmund, è stato campione del Mondo nel 2014 ma senza essere schierato. «Here is not Mineiräo» («Qui non è il Mineiräo»), come si legge sugli spalti. Neymar e compagni partono con maggiore convinzione, tenendo il gioco fino al 10′ del primo tempo, quando la Germania coglie la prima traversa con Brandt. Gabigol e Luan soffrono, Gabriel Jesus sbaglia troppi appoggi, ma Renato Augusto e Rodrigo Caio, autore di un’impressionante crescita nel torneo, sorreggono il Brasile fino all’1-0.
Ginter atterra Neymar sulla sinistra. Al 26′, il 10 verde-oro s’incarica della punizione e sfodera un colpo che s’insacca all’incrocio dei pali senza che Horn possa intervenire. A inizio ripresa gli errori del primo tempo s’accentuano e il Brasile gioca con superficialità, lasciando crescere la formazione di Hurbesch. Al 14′ Marquinhos sbaglia il disimpegno, Wallace non copre e Meyer è libero di firmare il pareggio. La pressione non si trasforma in gol e si va ai supplementari. Luan ha un’occasione d’oro in contropiede al 6′ del primo parziale ma perde l’attimo, mentre sul fronte opposto Brandt manda di poco alto sopra la traversa. Felipe Anderson avrebbe il colpo del ko nel secondo supplementare, ma l’oro si decide ai rigori. Nel Brasile non sbaglia nessuno, Petersen invece si fa parare il quarto da Weverton. Neymar segna il quinto e scoppia in lacrime. L’oro è del Brasile. (ITALPRESS).