Olimpiadi Rio 2016, in diretta la corsa di Ciclismo su strada: tutte le fasi della gara
L’Italia ha fatto una gara stupenda, comandando il gruppo dall’inizio alla fine, lasciando agli altri la fuga destinata a fallire, inserendosi in quella giusta con Caruso, sferrando un grande attacco a 30km dal traguardo con Aru e Nibali, poi è stato lo Squalo a cercare di fare il vuoto nell’ultima salita, è rimasto solo con Henao e Majka, ha provato l’attacco anche in discesa, poi a 11km dal traguardo è rovinosamente caduto al suolo. Fabio Aru è arrivato sesto al traguardo. Nibali avrebbe meritato sicuramente di più. Restano lacrime a Rio e una prestazione da incorniciare: lo Squalo ci ha fatto sognare e senza la caduta sarebbe salito sul podio, probabilmente sul gradino più alto. Solo la sfortuna tra Nibali e l’oro olimpico.
Mercoledì 10 c’è la prova a cronometro, molto dura e difficile: l’Italia schiera Nibali e Caruso, lo Squalo potrebbe essere un outsider importante per puntare ad una medaglia ma bisognerà valutare le sue condizioni dopo la caduta di oggi.
SPRINT FACILE PER VAN AVERMAET: IL BELGIO VINCE LA MEDAGLIA D’ORO. SECONDA LA DANIMARCA CON FUGLSANG, TERZO MAJKA. Fabio Aru arriva 6°: davanti a lui anche Rodriguez e Alaphilippe.
ORMAI DIETRO NON RIENTRA NESSUNO, troppo distacco: sul podio arriveranno i primi tre e adesso si giocheranno la medaglia d’oro.
ULTIMO CHILOMETRO – Davanti i tre continuano a spingere.
Majka ripreso da Van Avermaet e Fuglsang a 1.5km dal traguardo, dietro gli altri a 19 secondi. Se davanti si guardano, dietro possono rientrare.
Intanto cambia tutto a 3km dal traguardo: il belga Van Avermaet e il danese Fuglsang sono a 8 secondi di ritardo da Majka. Potrebbero riprenderlo prima del traguardo. Tutti gli altri (tra cui Fabio Aru) a 26 secondi.
Dietro solo scatti, non c’è organizzazione. Majka vola a 25 secondi, verso una medaglia d’oro incredibile.
A 7.7km dal traguardo il polacco Majka ha 20 secondi di vantaggio su altri 7 tra cui Fabio Aru, che però ha lavorato molto e rispetto agli altri è certamente più stanco. Adesso sono 7km di pianura.
Una caduta rovinosa compromette il sogno olimpico di Nibali, che per fortuna non ha riportato gravi ferite. Molto peggio il colombiano Henao che risulta dolorante in varie parti del corpo. Dietro cade anche il britannico Thomas. Adesso in testa c’è Rafal Majka, dietro di lui il gruppetto con tutti gli altri a 18 secondi. C’è Fabio Aru.
A 11,7km dal traguardo si infrange il sogno di Vincenzo Nibali: lo Squalo dello Stretto è caduto in discesa, anche il colombiano Henao è finito per terra. Adesso in testa resta il polacco Majka da solo.
Nibali non riesce a fare selezione in discesa, è sempre in vetta ma rimangono in tre al comando. Siamo a 12.4km dall’arrivo.
NIBALI PROVA AD ATTACCARE IN DISCESA!!! SIAMO A 13,7km DAL TRAGUARDO.
Siamo a 14,8km dal traguardo, Nibali ha iniziato la discesa ma Henao e Majka restano attaccati. Circa 15secondi di ritardo per il resto del gruppo.
Adesso Nibali, Henao e Majka stanno pedalando di comune accordo. Sanno che possono assicurarsi una medaglia in questo momento della gara. Penseranno all’oro successivamente. Dietro sembrano essersi fermati tutti!
BEN 24 SECONDI DI VANTAGGIO SU TUTTI GLI ALTRI!!! NIBALI, HENAO E MAJKA SI GIOCANO LE MEDAGLIE DEL PODIO SE DA DIETRO NON RIENTRERA’ NESSUNO. SIAMO A 16.6km DAL TRAGUARDO!
Henao e Majka, seppur con difficoltà, riescono a rispondere. Siamo a 16.9km dal traguardo. Sono sempre in tre davanti, hanno fatto il vuoto!
NUOVO ATTACCO DI NIBALI CHE STAVOLTA FA IL VUOTO!!!
Il polacco Rafal Majka rientra su Nibali ed Henao.
HENAO E NIBALI HANNO STACCATO TUTTI!!! SONO RIMASTI SOLO DUE IN TESTA!!!
Nuovo attacco di Nibali in salita, resiste solo il colombiano Henao!
A 18.2km dal traguardo, in fuga c’è un rallentamento generale. Dietro sta rientrando anche il francese Julian Alaphilippe.
A 18.7km dal traguardo adesso sono in 9 in vetta: Aru e Nibali (Italia unica con due uomini), lo spagnolo Rodriguez, il sudafricano Meintjes, il polacco Majka, il danese Fuglsang, il cazako Zejc, il belga Van Avermaet il colombiano Henao e il britannico Thomas.
Anche Fabio Aru e il cazako Zejc riescono a rientrare sulla testa della corsa. Nibali adesso rifiata dietro Fuglsang che sta tirando il gruppetto dei fuggitivi.
Rodriguez e Meintjes sembrano poter rientrare sui 5 in testa. 20.3km dal traguardo. Siamo nel tratto più duro della salita.
A 20.7km dal traguardo nuovo scatto secco di Vincenzo Nibali, ma rispondono tutti.
Nibali e gli altri 4 (Van Avermaet ha raggiunto gli altri) hanno 36 secondi di vantaggio su Rodriguez e Meintjes.
In fuga sono rimasti in 4: Nibali, Majka, Henao e Thomas. Italia-Polonia-Colombia-Gran Bretagna. Dietro prova a rientrare il belga Van Avermaet.
Mancano 21km al traguardo.
Intanto dietro il gruppo sembra aver completamente mollato: sono scattati Rodriguez e Meintjes stanno provando a recuperare sui fuggitivi. Dietro di loro Chris Froome prova a riportarsi davanti.
A 22km dal traguardo Adam Yates si stacca dai fuggitivi che adesso rimangono otto!
A 23km dal traguardo inizia la salita verso Vista Chinesa. Aru e Nibali in testa, Caruso non ce la fa più e si stacca. Tanti applausi per il ragusano autore di una prova eccezionale.
A 24km dal traguardo il vantaggio scende un po’ ma rimane sui 40 secondi: davanti tira soltanto Caruso, che è in fuga da diverse decine di chilometri e appare visibilmente affaticato. Appena inizierà la salita verso Vista Chinesa (tra pochissimo), sarà Aru a prendere le redini della fuga.
A 25km dal traguardo il vantaggio dei 10 in fuga, con i tre italiani, è di 47 secondi sul gruppo tirato disperatamente da Cancellara (Svizzera) e Valverde (Spagna).
GRANDE ATTACCO DELL’ITALIA NELLA PENULTIMA DISCESA DA VISTA CHINESA: attacco in coppia di Fabio Aru e Vincenzo Nibali che hanno staccato tutto il gruppo e raggiunto i fuggitivi, ritrovando così anche Damiano Caruso!!! Gioco di squadra straordinario per i nostri!!! Insieme agli azzurri è rientrato in vetta anche il britannico Adam Yates. Adesso in testa c’è un gruppetto con 10 corridori, tra cui i tre italiani (Nibali, Aru e Caruso), due britannici (Yates e Thomas), il colombiano Henao, il polacco Majka, il danese Fuglsang, il cazako Zejc e il belga Van Avermaet. Dietro c’è il gruppo con gli spagnoli Valverde e Rodriguez costretti a lavorare in prima persona, ma quello dell’Italia potrebbe rivelarsi l’attacco decisivo! A 30km dal traguardo la gara s’è messa nel modo migliore possibile grazie ad una strategia perfetta per gli azzurri. Il vantaggio del gruppo di testa adesso è di quasi un minuto su tutti gli altri e sarà difficile recuperarlo perchè dietro non ci sono squadre organizzate. Per la medaglia d’oro con ogni probabilità sarà sfida Italia-Gran Bretagna.
Clamoroso ritiro del capitano della Colombia Rigoberto Uran. Si ritira anche Diego Rosa.
TERRIBILE CADUTA PER RICHIE PORTE: l’Australiano rischia di finire nel burrone, adesso sarà costretto a ritirarsi. Era uno dei favoriti per la vittoria finale, per lui l’Olimpiade è finita.
A 40km dal traguardo il gruppo è vicinissimo ai fuggitivi: siamo a 11 secondi!
Cambia la situazione in corsa: a 45km dal traguardo ci sono 6 uomini in fuga e sono l’italiano Damiano Caruso, il britannico Geraint Thomas, il colombiano Sergio Henao ,il belga Greg Van Avermaet, il cazako Andrej Zejc e il polacco Micha? Kwiatkowski. Il gruppo insegue ma è vicino, a circa 30 secondi.
I contrattaccanti sono vicinissimi alla testa della corsa.
Attenzione, a 47km dal traguardo il gruppo sembra aver!!! La Spagna non ce la fa più a tirare, sono rimasti solo Valverde e Rodriguez che non vogliono scoprirsi così presto. Non ci sono squadre in grado di tirare: le uniche che sono rimaste compatte sono l’Italia e la Colombia che però hanno in fuga Caruso ed Henao. E’ un momento molto importante della tappa: la fuga potrebbe volare!
A 48km dal traguardo, inizia la seconda salita verso Vista Chinesa. Potrebbe essere decisiva per la vittoria dell’Olimpiade.
A 50km dal traguardo, i due fuggitivi hanno 30 secondi sui 5 contrattaccanti, che hanno 20 secondi di vantaggio sul gruppo ridotto a 25 unità.
A 53km dal traguardo il gruppo recupera sui fuggitivi: adesso ha 20 secondi di ritardo dai 5 contrattaccanti. Sta per iniziare la seconda salita verso Vista Chinesa.
Attenzione, è un momento nevralgico per la gara. A 56km dal traguardo il gruppo non riesce a recuperare terreno sui fuggitivi: tira solo la Spagna ma l’andatura è simile a quella dei corridori che precedono il gruppo. Occhi puntati sui 5 contrattaccanti, con il ragusano Damiano Caruso che fa sognare l’Italia. Il vantaggio sul gruppo è sempre di circa 50 secondi.
Intanto a 60km dal traguardo la situazione è cambiata in modo significativo: il russo e il polacco sono in fuga con 30 secondi di vantaggio sui 5 contrattaccanti, che però hanno un vantaggio di oltre 50 secondi sul gruppo con i migliori tirato dalla Spagna che però perde terreno da Caruso, Taramae, Thomas, Henao e Van Avermaet. Un’azione importante.
L’allarme di Copacabana è rientrato: il lungomare è blindato ma l’esplosione è stata provocata da una borsa sospetta fatta esplodere dagli artificieri.
I 5 contrattaccanti hanno 38 secondi di ritardo dai due fuggitivi e 28 secondi di vantaggio sul gruppo.
A 68km dal traguardo, nel tratto più duro della salita di Grota Funda, sono 5 contrattaccanti a inseguire i due fuggitivi, che sono il russo Ko?etkov, il polacco Kwiatkowski: si tratta di Caruso, Taramae, Thomas, Henao e Van Avermaet. Il gruppo è tirato dalla Spagna.
Lo scoppio era proprio un ordigno! Secondo le prime indiscrezioni, sono stati gli artificieri a fare esplodere una borsa sospetta!
A 72km dal traguardo stacca Damiano Caruso per l’Italia: lo seguono Van Avermaet e Geraint Thomas. I tre sono vicinissimi alla testa della corsa (meno di 50 secondi), e hanno un vantaggio di 15 secondi sul gruppo con i migliori ridotto a meno di 30 unità è adesso tirato dalla Spagna. Intanto apprensione sul traguardo sul Lungomare di Copacabana dopo l’esplosione di qualche minuto fa.
Il ritardo del gruppo dai fuggitivi è di 40 secondi. Intanto una forte esplosione è stata avvertita sulla spiaggia di Copacabana al traguardo.
Uno straordinario Alessandro De Marchi sta tirando il gruppo da oltre 120km: adesso è il più attivo anche nella salita di Grota Funda. Tanti big stanno perdendo contatto grazie al lavoro degli Azzurri: la corsa è durissima.
A 73km dal traguardo i corridori stanno affrontando per la prima volta la salita di Grota Fonda nel circuito di Vista Chinesa. Grande protagonista l’Italia che sta tirando a tutta il gruppo facendo una grande selezione.
A 74km dal traguardo anche Pantano si stacca dai fuggitivi.
A 75km dal traguardo il gruppo ha meno di un minuto di ritardo e l’Italia ha preso le redini della situazione con De Marchi e Caruso a tirare il plotone in cui si contano ormai un massimo di 40 unità.
A 76km dal traguardo in fuga sono rimasti in 4 e il vantaggio è sceso ad appena un minuto.
A 85km dal traguardo, sta per iniziare il circuito finale e il vantaggio dei sei fuggitivi si è assestato su poco più di 2 minuti. Il gruppo insegue compatto ma è rimasto con circa 70 unità, la metà rispetto ai corridori che avevano iniziato la gara.
A 105km dal traguardo, il vantaggio dei sei uomini ancora in fuga si è ridotto a 1 minuto e 48 secondi. Il gruppo insegue a grande velocità, la corsa sta rientrando verso Rio de Janeiro dove il circuito di Vista Chinesa (da ripetere 3 volte), con la salita più dura e più lunga che deciderà la gara verso Grota Funda. Ma nelle gambe di molti corridori la situazione è già appesantita da questa prima parte di corsa che è stata durissima.
La nazionale più lucida e impegnata in gruppo è quella della Gran Bretagna, che evidentemente lavora per un brillante Chris Froome.
A 110km dal traguardo, i fuggitivi hanno poco più di due minuti di vantaggio dal gruppo compatto.
A 115km dal traguardo il vantaggio dei fuggitivi è sceso sotto i 3 minuti da un gruppo che insegue con scatti e contro-scatti di numerosi corridori importanti.
LA GARA SI INFIAMMA – Nell’ultimo tratto in pavè sul circuito di Grumari, complice il forte vento, i ventagli spezzano il gruppo.
A 150km dal traguardo, il vantaggio dei fuggitivi è sceso a 5 minuti.
A 190km dal traguardo, i fuggitivi sono appena entrati nel tratto in pavè: quello che è stato asfaltato per la prova a cronometro, è transennato quindi i corridori non potranno passarci su.
E’ partita puntuale alle 14:30 la corsa di ciclismo su strada maschile delle Olimpiadi di Rio de Janeiro: dopo pochi chilometri la corsa ha preso subito una piega importante. In fuga sei corridori che non possono lasciare indifferenti: il colombiano Pantano, il tedesco Geschke, lo svizzero Albasini, il russo Ko?etkov, il polacco Kwiatkowski e il novegese Bystrom. Il gruppo ha mollato e il vantaggio dei fuggitivi ha già superato i 6 minuti già prima di arrivare al circuito Grumari, è una fuga molto pericolosa soprattutto per Pantano e Albasini.
Eccezion fatta per la Colombia, però, tutte le principali nazionali (Spagna, Italia, Francia, Gran Bretagna, Belgio e Paesi Bassi) non hanno uomini in fuga, quindi forse il gruppo sta lasciando andare i fuggitivi con un grande vantaggio proprio con la convinzione di riuscire a ricucire senza grandi sforzi visti gli interessi comuni di molti team. Da qualche chilometro, infatti, in testa al gruppo hanno iniziato a tirare proprio Italia e Spagna. Per l’Italia stanno tirando (senza eccessi) Damiano Caruso e Alessandro De Marchi. Da segnalare tanti ritiri e tanti uomini importanti in grande ritardo: nel gruppo con i migliori tirato dall’Italia sono rimasti meno di 100 corridori.
Gli Azzurri, adesso, si ritrovano a dover tirare il gruppo già dai 200km dal traguardo, per non essere riusciti ad inserirsi nella fuga. Il vantaggio dei fuggitivi è adesso di 8 minuti quando mancano 198km al traguardo.