Nibali è rientrato in Italia con il volo sull’aereo di Stato del premier Renzi: si aspettava un ritorno diverso lo Squalo dello Stretto, a maggior ragione vista la prova perfetta della Nazionale e la sua posizione che a 11km dal traguardo faceva sognare una medaglia d’oro all’Italia intera. Avrebbe cercato un altro piazzamento di gloria sul podio nella cronometro di mercoledì, una corsa che si preannuncia pazzesca e ricca di colpi di scena con un Dumoulin acciaccato, Froome che resta super-favorito ma ieri ha deluso, orfana di Nibali e Porte, potrebbe diventare un terno a lotto con lo spagnolo Ion Izaguirre che su quel percorso a nostro avviso potrebbe sorprendere tutti. Per l’Italia ci saranno Damiano Caruso e con ogni probabilità Fabio Aru, ma Cassani non ha ancora scelto (o almeno, non ha comunicato) il nome del sostituto dello Squalo. Che intanto è atterrato a Firenze con il premier, e adesso si sta trasferendo a Brescia.
Fortunatamente gli esami di ieri, comprensivi di Tac all’addome, al rachide e all’encefalo, hanno dato esito negativo. Abrasioni ed escoriazioni varie verranno cancellate dal tempo. “Vediamo cosa mi diranno, se c’e’ da operare o no, perché forse se ne può fare anche a meno“: sono queste le prime parole di Vincenzo Nibali, al rientro in Italia, dopo la sfortunata prova su strada di ieri ai Giochi di Rio, intercettato dal Tg2. “Quando una diagnosi più precisa? Domani“, dice il corridore siciliano, accolto nell’aeroporto dai propri tifosi. “Il sogno di una medaglia e’ sfumato alla fine, anche per i tifosi – ha concluso – a volte ci sono anche queste giornate così“.