Dopo la sentenza del Tas che ha chiuso di fatto la carriera di Schwazer, Fabrizio Cicchitto è intervenuto a favore di Alex con parole pesantissime nei confronti della Wada
E’ atterrato stanco e sconsolato a Fiumicino Alex Schwazer, un lungo volo fatto di pensieri tristi e rabbia repressa, conseguenza normale dopo una mazzata del genere.
Nessuna voglia di parlare, solo tanta fretta di salire sul treno per Vipiteno e sfogare lì la propria ira per una sentenza vergognosa che, non solo gli ha impedito di essere in gara oggi nella 20 km di marcia, ma ha chiuso anzitempo la sua carriera. Tanti i messaggi di sostegno per il marciatore alto-atesino, l’ultimo in ordine di tempo è quello di Fabrizio Cicchitto, di Area popolare, presidente della commissione Esteri della Camera: “esiste una mafia del doping e una mafia dell’antidoping di cui Schwazer è rimasto vittima mentre invece c’è stato un incredibile salvataggio nei confronti dei russi, privilegiati spesso anche dalle giurie, e di qualche cinese“.