Gli atleti non rispettano le regole, il comitato australiano impone un coprifuoco speciale ai nuotatori Palmer e McKeon
I nuotatori continuano a fare notizia ai Giochi. Dopo il caso Lochte, e’ la volta di Josh Palmer ed Emma McKeon, ai quali il Comitato Olimpico Australiano ha vietato di lasciare il Villaggio Olimpico dalle 20 alle 8 da qui alla fine dei Giochi se non per eventi sportivi e sui mezzi di trasporto ufficiali, con un coprifuoco fissato per le 2 di notte per tutti gli atleti. E per entrambi i nuotatori, inoltre, niente sfilata per la cerimonia di chiusura. Un provvedimento dovuto al fatto che i due, usciti con altri connazionali a Copacabana, hanno fatto rientro dopo l’orario stabilito.
La McKeon, bronzo nei 200 sl davanti alla Pellegrini, si è’ trattenuta senza informare il team management mentre Palmer, rimasto a bere con un amico, e’ stato trovato in stato confusionale da due uomini d’affari che lo hanno accompagnato al Consolato australiano. Il nuotatore ha poi raccontato di essere stato costretto da un uomo a prelevare 1000 reais dal bancomat e di essere stato derubato di portafoglio e telefono. A poco sono servite le scuse dei due atleti.”Il comportamento di entrambi è stato inaccettabile, hanno violato i protocolli disciplinari“, le parole di Kitty Chiller, capomissione australiana.