Alex Schwazer è arrivato all’hotel dove tra poco si svolgerà l’udienza davanti al Tas
Dopo alcuni minuti di attesa, è iniziata l’udienza del Tas che dovrà decidere se Alex Schwazer potrà partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. I periti del marciatore potranno collegarsi in videoconferenza dalla sede della Nado Italia, ma non si sa ancora se Sandro Donati potrà portare in udienza il power point che dovrebbe dimostrare l'”incoerenza” di una assunzione dopante. “E’ stato risolto il problema dei testi – sottolinea l’avvocato Giuseppe Sorcinelli, che fa parte dello staff dell’atleta a Rio – per noi molto importante. In collegamento da Skype da Roma da una sala del Coni con i periti e i rappresentanti della Nado Italia“. “Il clima – ha evidenziato Sorcinelli – è da santa inquisizione spagnola, ma questo non vuole dire niente. Siamo convinti di aver ragione, siamo qui per trovare un giudice che lo riconosca. Gli avvocati parleranno in tedesco con traduttore inglese, ci è sembrato corretto, visto che anche il presidente del collegio è austriaco e anche l’arbitro indicato dalla Iaaf è svizzero, ma di lingua tedesca. Tutto -ha aggiunto l’avvocato- è stato fatto per agevolare l’udienza. Speriamo accettino le slide adesso. La sentenza pensiamo possa arrivare oggi. Abbiamo affrontato una spesa non indifferente per venire qui, un grande sacrificio. La sola speranza che abbiamo è di non ripartire domani“.
Dopo lo sbarco di ieri, oggi per Alex Schwazer è tempo di presentarsi davanti al Tas per conoscere il proprio destino. Il marciatore azzurro è arrivato all’hotel nel centro di Rio de Janeiro dove tra poco si svolgerà l’udienza davanti al Tribunale arbitrale dello Sport. Il Tas deve pronunciarsi sul ricorso del marciatore azzurro, sospeso nuovamente per doping e al momento escluso dall’Olimpiade. Insieme a Schwazer son presenti anche gli avvocati Gerhard Brandstaetter e Thomas Tiefenbrunner. Dall’entourage di Schwazer filtra preoccupazione e pessimismo.