Dopo la squalifica inflitta ad Alex Schwazer, il senatore del PD Vaccari ha tirato in ballo nuovamente la mafia, come fatto da Donati
Il caso Schwazer continua a sollevare polemiche e discussioni, la squalifica di 8 anni inflitta al marciatore alto-atesino indigna non solo gli sportivi, ma anche i politici, intervenuti con forza sulla vicenda. L’ultimo in ordine di tempo è il senatore del Pd e componente della Commissione Antimafia Stefano Vaccari, che sul caso Schwazer ha presentato un’interrogazione ai ministri della Salute e della Giustizia.
“Un verdetto inappellabile per la giustizia sportiva, ma che non dirada nessuna delle ombre accumulate negli ultimi otto mesi attorno alla vicenda umana e sportiva di Alex Schwazer. Anzi il giorno dopo la sentenza di Rio i punti interrogativi rimasti senza una risposta sono, se possibile, ancora maggiori. In attesa di leggere le motivazioni del Tas, ad oggi nessuno ha saputo spiegare in modo convincente le tante anomalie sollevate sull’intera vicenda dalla difesa del marciatore italiano: le incongruenze sulla conservazione del campione, la comunicazione di positività arrivata con quasi un mese di ritardo, l’accanimento con cui l’atleta di Vipiteno è stato ripetutamente esaminato. Non è un caso infatti – prosegue il senatore dem – che su questo caso stiano tuttora indagando le procure di Bolzano e Roma.
Come sottolinea oggi anche don Luigi Ciotti di Libera, associazione che insieme al tecnico Sandro Donati aveva da subito affiancato Schwazer nel suo ritorno allo sport agonistico, al di là dell’esito della pesante squalifica, non vorremmo che il trattamento, a dir poco umiliante, riservato all’atleta altoatesino, non fosse dovuto proprio alla presenza al suo fianco del tecnico di Monte Porzio Catone, bandiera della lotta al doping dalle cui denunce, negli anni, si è giunti a scoprire centinaia di casi di positività di atleti internazionali. Nel corso della sua recente audizione in Commissione Antimafia, Sandro Donati – afferma ancora il senatore Vaccari – è tornato a ricordare come al doping sia interessata anche la criminalità organizzata, per i molteplici risvolti, anche economici, che gravitano attorno a questo tipo di pratiche illecite. Interrogativi che non fanno che sollevare ulteriori dubbi su tutta vicenda, dei quali mi auguro si occupi sia la giustizia italiana che quella internazionale“. Anche il Presidente della Provincia di Bolzano, infine, ha espresso con una nota la sua vicinanza a Schwazer: “caro Alex Schwazer, tutti i tuoi tifosi si auguravano di vederti in gara alle Olimpiadi di Rio, e anche io c’ho sperato fino alla fine. Spero che tu riesca ad affrontare questo momento difficile con la forza dell’atleta“.