Volkswagen: trovata una soluzione per i propulsori 3.0 V6 TDI coinvolti nello scandalo emissioni

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Per i propulsori Volkswagen 3.0 V6 TDI travolti dallo scabndalo dieselgate, è stato trovato un codice che potrebbe aver risolto il problema emissioni di azoto

Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, l’avvocato Robert Giuffra avrebbe individuato una modifica nei motori Volkswagen 3.0 V6 TDI. Nello scandalo ‘Dieselgate‘ sono ben 85.000 i veicoli messi sotto osservazione tra Volkswagen, Audi e Porsche. Per queste vetture si attende il test per validare l’efficacia e affidabilità. Un intervento facile che non impatterebbe in maniera negativa sulle prestazioni dell’auto.

Volkswagen Golf GTI Clubsport S (11)Un codice diverso che quanto detto dal legale del Gruppo Volkswagen, potrebbe far rientrare le auto entro gli standard consentiti, così da evitare il riacquisto dei modelli dei clienti che non volessero tenerli. Gli esemplari equipaggiati con il Volkswagen 3.0 V6 TDI non sono forniti dello stesso defeat device adoperati sui propulsori 2.0. Questi propulsori dispongono di software che permettono di ridurre le emissioni di ossidi di azoto.
Il Dieselgate potrebbe provocare un danno impressionante alla Volkswagen, se dovesse ritirare i modelli che hanno il propulsore 3.0 V6 TDI. In termini economici sarebbe quasi di 15.3 miliardi di dollari.

Ovviamente i tempi per capire al meglio la situazione sono lunghi e incerti, il procuratore statunitense Joshua Van Eaton, ha affermato che le modifiche possono richiedere mesi. Il giudice Breyer non ha ancora stabilito una scadenza per la chiusura della vicenda dei propulsori Volkswagen 3.0 V6 TDIma ha solo fissato una nuova udienza per il 25 agosto.

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