La riscossa di Nibali: lo Squalo attacca e recupera tempo prezioso, adesso la corsa entra nel vivo e la coppia italiana dell’Astana darà spettacolo. Nibali-Aru, fateci sognare!
Nibali c’è. Lo Squalo dello Stretto torna protagonista sulle strade del Tour de France e oggi ha dato spettacolo sui Pirenei, inserendosi in una grande fuga da lontano insieme alla maglia gialla Greg Van Avermaet. Nibali è arrivato al traguardo 4°, anticipando il gruppo di 2 minuti e 15 secondi, recuperando così terreno su tutti i big che anche oggi sono rimasti a guardare e hanno preferito rinviare al weekend la vera battaglia. Nibali è stato premiato come corridore più combattivo di giornata: è entrato anche nella classifica dei miglior scalatori per la prestigiosa maglia a pois, dove adesso si trova al 6° posto con 5 minuti (in testa troviamo Thomas De Gendt e la maglia gialla Greg Van Avermaet con 13 punti).
Nella classifica generale, adesso, Nibali è ancora lontano dai big, ma non tantissimo: si trova al 38° posto, con 6 minuti e 34” di ritardo da tutti i migliori (Froome, Quintana, Bardet e Fabio Aru), 5 minuti e 13” da Contador e appena 3 minuti e 37” da un Thibaut Pinot in crisi nera.
Ecco i migliori nella classifica generale:
- Greg Van Avermaet
- Julian Alaphilippe 6′ 36”
- Alejandro Valverde 6′ 38”
- Joaquim Rodriguez 6′ 39”
- Chris Froome 6′ 42”
- Nairo Quintana 6′ 42”
- Warren Barguil 6′ 42”
- Pierre Rolland 6′ 42”
- Daniel Martin 6′ 42”
- Fabio Aru 6′ 42”
- Tejay Van Garderen 6′ 42”
- Wilco Kelderman 6′ 42”
- Romain Bardet 6′ 42”
- Bauke Mollema 6′ 42”
- Van Den Broeck 6′ 51”
- Alberto Contador 8′ 03”
- Richie Porte 8′ 27”
- Thibaut Pinot 9′ 39”
- Vincenzo Nibali 13′ 16”
Adesso, nel weekend, il Tour de France entrerà nel vivo con le più dure tappe pirenaiche, ed inevitabilmente la classifica verrà stravolta.
Sabato 9 luglio un vero e proprio tappone da Pau a Bagnères-de-Luchon, 184km con 4 salite dure e lunghe, altrettante discese soprattutto l’ultima, mozzafiato prima del traguardo. Van Avermaet cercherà ancora una volta di conservare la maglia gialla, e paradossalmente l’unico modo per farlo sembra quello di attaccare da lontano per non naufragare nel finale. Stavolta, però, anche i big dovranno muoversi: è la “tappa regina” dei Pirenei, e anche se il Tour si deciderà soltanto l’ultima settimana sulle Alpi, certamente in questo weekend succederà qualcosa di importante.
La prima montagna da scalare è il leggendario Col du Tourmalet, cima posta a 2.115 metri di altitudine, prima vetta Hors Catégorie del Tour 2016. Chi passerà per primo sotto il traguardo, vestirà virtualmente da subito la maglia a pois. E’ una salita dura e lunga: 19km con una pendenza media del 7,4%, con picchi dell’11% nei chilometri finali.
Veloce discesa e subito, senza neanche il tempo di rifiatare, si risale verso Hourquette d’Ancizan: una salita più docile ma che comunque si farà sentire sulle gambe, con pendenza media del 4,9% per un tratto di 8.2km (2ª categoria).
Nuova rapida discesa, e a quel punto a Saint-Lary-Soulan, quando mancheranno 48km al traguardo, la corsa entrerà nel vivo: inizierà l’ascesa del col de Val Louron-Azet (1ª categoria), 10,7km al 6,8% di pendenza media, con punte del 9%. Discesa molto dura, tecnica e pericolosa e si affronta l’ultima salita, il Col de Peyresourde (1ª categoria), la più dura della giornata: 7,1km al 7,8% di pendenza media, con punte del 9% nell’ultimo chilometro. Lo scollinamento sarà a 15km dal traguardo: i corridori dovranno affrontare la lunga e difficilissima discesa del Peyresourde che potrà fare selezione anche più della salita per i discesisti più bravi, come Nibali appunto. Il traguardo sarà a Bagnères-de-Luchon, in fondo alla discesa: soltanto 2 chilometri di pianura prima del traguardo dopo la picchiata pirenaica.
E domenica ci sarà il primo durissimo arrivo in salita: altra tappa lunga (185km), con 5 montagne tutte molto dure, una proprio in avvio, e una grande bagarre assicurata nel finale.