Tour de France, oggi la tappa epica con il Mont Ventoux: nonostante sia stata accorciata di 6km, lo spettacolo è assicurato anzi… per i corridori sarà ancora più dura (e importante in ottica classifica)
Tour de France – Oggi si disputerà la 12ª tappa del Tour de France, da Montpellier (partenza tra pochi minuti) fino al Mont Ventoux. Gli organizzatori sono stati costretti ad accorciare la salita finale a causa del forte vento, che soffia ad oltre 100km/h e impedisce il regolare svolgimento della corsa: non si arriverà più in cima al “monte calvo”, dopo un’ascesa di 15,7km con una pendenza media dell’8,8%, ma la salita finale terminerà sul traguardo di Chalet Reinard, dopo un’ascesa di 9,6km al 9,3% di pendenza media. Sarà, quindi, una salita un po’ più corta, ma comunque lunga e durissima. Anzi, anche più dura.
Perdiamo lo spettacolo del panorama pietroso e lunare del Ventoux, ma la tappa diventa molto più dura e importante. Per svariati motivi. Il traguardo di Chalet Reinard è posto proprio alla fine del tratto del Ventoux con fitta vegetazione: il vento, quindi, non disturberà la corsa. Proprio a causa del forte vento, in numerose edizioni passate del Tour de France, il Mont Ventoux non aveva consentito di fare selezione: pensiamo al 2000, la tappa vinta da Marco Pantani, con distacchi davvero esigui tra tutti i corridori proprio a causa del forte vento che impediva distanze significative limitando la corsa di un po’ tutti gli atleti.
Adesso, invece, si potranno fare grandi distacchi, e non ci sarà il tratto più leggero di salita, dove la strada spiana un po’, proprio subito dopo Chalet Reinard all’inizio del tratto senza vegetazione. La gara tra i big potrà entrare nel vivo proprio all’inizio della salita, senza ulteriori attendismi, e si potranno fare grandi distacchi. Confermata anche la classificazione di Hors Catégorie, con punti raddoppiati per la classifica della maglia a pois perchè è un traguardo di tappa. Quindi è un’altra giornata importante anche per gli scalatori che ambiscono a questo premio: Il primo in classifica guadagnerà 50 punti, il secondo 40 e così via. La maglia a pois è di Thibaut Pinot con 80 punti, segue Rafal Majka con 77, Tom Dumoulin con 58, Da Costa con 50, De Gendt e Navarro con 36, Diego Rosa con 27, Anacona con 26, Bennett con 23, Froome con 22 mentre Nibali ha 11 punti, Valverde 10, Richie Porte e Adam Yates 4, Daniel Martin 2.
A proposito di gran premi della montagna. Lungo il percorso ci sono altri due colli da superare: si tratta di Côte de Gordes e Col des Trois Termes, posizionati abbastanza lontani dalla cima del Ventoux. Ma con l’accorciamento della tappa, e l’ascesa finale meno lunga, adesso queste salite, che sono in rapida successione e sono abbastanza dure, si trovano ad appena 42km dal traguardo: potrebbero rappresentare un importante trampolino di lancio verso il traguardo per qualche fuga, o anche per iniziare a fare selezione nel gruppo. Complessivamente sono circa 6km di salita con una pendenza media superiore al 6%, ma con rampe che superano il 10%. Sia in caso di fuga da lontano, che nell’ipotesi del gruppo compatto, sarà un punto nevralgico per lo svolgimento della corsa. E lo spettacolo sarà assicurato, soprattutto per la classifica generale: Froome ha un vantaggio esiguo guadagnato esclusivamente grazie ai due attacchi in discesa e in pianura, che gli hanno consentito di avere 16 secondi di abbuoni al traguardo, e 19 secondi di distacchi sugli altri rivali (13 dopo l’attacco in discesa sui Pirenei, 6 ieri a Montpellier). In salita non ha mai staccato gli altri, ma tra oggi e domani con la prima cronometro individuale del Tour, certamente anche le posizioni e le distanze della generale subiranno numerosi scossoni.