Olimpiadi Rio, anche la crono è durissima: ecco perchè Nibali può sognare una “doppia” medaglia

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Olimpiadi Rio de Janeiro 2016, focus sulla crono di ciclismo: quante speranze per Nibali!

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Ieri abbiamo scoperto la gara di ciclismo su strada in linea delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, un percorso spettacolare e durissimo con l’Italia che sogna una medaglia d’oro con il suo capitano, Vincenzo Nibali, tra i super favoriti. In squadra sarà coadiuvato da Aru, Rosa, Caruso e De Marchi. Ma dopo 4 giorni, mercoledì 10 agosto, si correrà la prova a cronometro che vedrà i corridori impegnati sullo stesso tracciato della prima parte della gara in linea, il più spettacolare e difficile con il circuito di Grumari. Sarà una crono molto difficile e atipica: pochissima pianura, tanta salita dura, pavè, e discese tecniche. Su un percorso di 54,5km, infatti, si dovranno affrontare due volte le salite del circuito di Grumari: la prima di 1.2km con una pendenza media del 7% (e punte del 13%), e la seconda verso Grota Funda, di 2,1km con una pendenza media del 4,5% e una pendenza massima del 6%. Ogni circuito avrà un tratto di quasi 3km sul pavè.

Grumari 03Non basterà, quindi, andare forte a cronometro: per vincere bisogna saper controllare bene la bicicletta, spingere in salita e volare in discesa. Tutte caratteristiche ideali per lo Squalo dello Stretto, che può sognare una “doppia” medaglia. L’altro italiano che farà la cronometro deve ancora essere scelto, ma probabilmente sarà uno tra Fabio Aru e Damiano Caruso. L’Italia, infatti, orfana di Adriano Malori infortunato, non ha veri specialisti per questa competizione, che comunque non è tradizionale.

E anche le altre nazionali non navigano in ottime acque. Il super favorito, Tom Dumoulin, è ancora in forse dopo la brutta caduta nella penultima tappa del Tour de France. E se ci sarà, non sarà al top. A questo punto per la medaglia d’oro sarà difficilissimo insediare Chris Froome. Poi ci sono tutti gli altri: il portoghese Nélson Oliveira, lo spagnolo Ion Izagirre, il tedesco Tony Martin e lo Squalo, Vincenzo Nibali. Probabilmente saranno questi 6, a meno di clamorose sorprese, a giocarsi le tre medaglie.

Nibali quest’anno nelle cronometro non è andato affatto male. In quella del Giro d’Italia, di 41km sulle colline del Chianti, è arrivato 19°, molto vicino a Dumoulin 15°. Davanti a loro solo Fabian Cancellara tra i possibili protagonisti di Rio, ma lo svizzero visto al Tour de France difficilmente potrà competere per una medaglia.

Fanno più testo le cronometro del Tour de France, che si sono verificate pochi giorni fa e hanno dato indicazioni importanti sulle condizioni di forma dei corridori. Nella prima, in prevalenza pianeggiante, Nibali è arrivato 25°, scattato di 3 minuti e mezzo da Dumoulin, di 2 minuti e mezzo da Froome, di 2 minuti da Oliveira e di un minuto e mezzo da Izagirre e Tony Martin. Nella seconda, con più salite, s’è posizionato 15° con un ritardo di un minuto e mezzo da Froome, un minuto da Dumoulin, 20 secondi da Izagirre, ma anche 23 secondi di vantaggio su Oliveira e 2 minuti di vantaggio su Tony Martin.

L’impressione per Rio è che, con Dumoulin fuori dai giochi per problemi fisici, sarà quasi impossibile togliere la medaglia d’oro dal collo di Chris Froome. Per gli altri due posti sul podio, Nibali deve sperare che Martin e Oliveira paghino le difficoltà del percorso con le salite e le discese del circuito di Grumari, mentre Izagirre è probabilmente quello messo meglio dopo il britannico. Ma attenzione allo Squalo: le sue condizioni di forma sono in evidente crescendo. E il sogno di una doppia medaglia non è da spegnere, almeno non adesso.

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