F1, a tutto Arrivabene: “Red Bull ancora dietro di noi. Mercedes? Come motore siamo lì”

SportFair

Dopo il Gp d’Ungheria, Maurizio Arrivabene analizza il momento della Ferrari, guardando il bicchiere mezzo pieno

E’ andato in scena oggi il Gran Premio d’Ungheria. A trionfare all’Hungaroring è il campione del mondo in carica Lewis Hamilton, che va a conquistarsi la leadership mondiale, seguito da Nico Rosberg e Daniel Ricciardo.

LaPresse/Photo4
LaPresse/Photo4

Le Ferrari di Vettel e Raikkonen si devono “accontentare” rispettivamente del quarto e sesto posto dopo due belle lotte con i due piloti della Red Bull. Il contatto tra Raikkonen e Verstappen non è andato giù ad Arrivabene che, intervistato da Motorsport.com ha sottolineato: “non stiamo zitti, ma non potete nemmeno pretendere che durante la gara lasci le cuffie al muretto e vada a… picchiare Charlie. Ci si potrebbe anche pensare, ma non sarebbe troppo carino. Detto questo, se non contassimo niente non ci avrebbero risposto alla velocità della luce, sostenendo che avevano visto le immagini e che il movimento di Verstappen era stato uno solo. Io, invece, sono convinto che i cambi di traiettoria siano stati due. E, comunque, dobbiamo attenerci al loro giudizio. Poi che abbiano bisogno di un paio di occhiali per vedere le immagini è un discorso diverso”. 

LaPresse/Photo4
LaPresse/Photo4

Anche la vicenda Rosberg sulle bandiere gialle non è andata a genio ad Arrivabene: “se i miei piloti mi chiederanno di spingere in regime di bandiere gialle gli dirò di farlo e poi ne andremo a parlare con i commissari. Ma a noi il tempo lo avrebbero tolto, attenzione. Le Red Bull? Nella classifica Costruttori sono ancora dietro di noi, mentre in quella piloti sono davanti di un punto. Però se cominciamo a guardarci di fianco e alle spalle sbagliamo, perché invece dobbiamo solo guardare avanti e pensare di fare meglio. Loro sono sicuramente migliorati, per l’amor di Dio questo è indubbio”. Sul prossimo direttore tecnico del Cavallino, Arrivabene non si sbilancia: “è difficile parlare di una figura importante come quella del direttore tecnico qui, in questo momento.

LaPresse/Photo4
LaPresse/Photo4

Innanzi tutto bisogna approfondire il progetto del 2017 e capire dove si sta andando e quali sono le idee e, soprattutto, cercando di capire quali saranno i miglioramenti da fare rispetto alle debolezze che abbiamo oggi. Ci stiamo avvicinando alle Mercedes, come motore siamo lì. Se non siamo già come loro, ormai ci manca pochissimo, almeno in gara. Se si vuole arrivare vicino a loro ad Abu Dhabi bisogna lavorare da subito su altre aree“.

Condividi