Euro2016, Germania-Italia – Adesso non facciamo gli italiani

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Mettiamo da parte critiche ed evitiamo la caccia ai colpevoli: nonostante la sconfitta con la Germania, questa Italia ha fatto innamorare

LaPresse/ Fabio Ferrari
LaPresse/ Fabio Ferrari

Germania-Italia, ripartiamo da qui – Eliminati a testa altissima, nonostante questa non potrà mai essere una consolazione. “Nessuno si ricorderà di quanto abbiamo fatto, la storia dirà soltanto che siamo stati eliminati”, la delusione cocente di un Barzagli in lacrime davanti alle telecamere nel post partita. “Abbiamo fatto il massimo, siamo stati un grande gruppo”, l’eco di Buffon che interrompe il pianto dettato da una delusione enorme. L’amarezza è tanta, tantissima. Questa Italia ci ha fatto innamorare, risvegliando uno spirito patriottico che si era via via affievolito dopo le ultime delusioni mondiali. Un orgoglio azzurro che deve essere la base dalla quale ripartire verso il nuovo triennio targato Giampiero Ventura. Conte ha tracciato un solco, il popolo italiano deve inserirsi dentro. Giocatori e tifosi.

LaPresse/ Fabio Ferrari
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Germania-Italia, ripartiamo da qui – Perché l’errore più grande che si potrebbe commettere oggi sarebbe quello di andare alla ricerca di colpevoli, vizio di un popolo, quello italiano, da sempre abituato a scendere e salire decisamente troppo in fretta dal carro dove viaggiano vinti e vincitori. La presunzione di Graziano Pellé prima di calciare il rigore non è piaciuta a nessuno, anzi ne avremmo volentieri fatto a meno. Così come quella strana ricorsa di Zaza prima di calciare il rigore per il quale era stato fatto entrare di proposito in campo, già diventata virale sul web. Per non parlare dell’esecuzione ‘timorosa’ di Darmian. Puntare il dito adesso sarebbe facile, farlo proprio ora non sarebbe giusto. Per una volta almeno, non facciamo gli italiani.

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