Stonehenge costituisce un luogo magico da oltre duemila anni e durante il solstizio numerosi turisti, hippies e spiritualisti compiono incantesimi e cerimonie sacre.
Il solstizio (dal latino solstitium, composto da sol-, “Sole” e -sistere, “fermarsi”) è, in astronomia, il momento in cui il sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima. Il solstizio d’estate, Il sole che sta fermo: un fenomeno che cade generalmente il 21 giugno, o nei giorni immediatamente precedenti o successivi. Quest’anno è caduto nella notte tra il 20 e il 21, esattamente alle ore 22:34, e come ogni anno, migliaia di persone sono accorse a Stonehenge per festeggiare l’alba del giorno più lungo dell’anno. Stonehenge è noto per la particolare disposizione delle pietre che sono allineate rispettando i movimenti del sole.
Stonehenge fu aggiunto alla lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1986 ed è, tutt’oggi, luogo di pellegrinaggio per molti seguaci del Celtismo, della Wicca e di altre religioni neopagane nonchè teatro n passato di un festival musicale libero tra il 1972 e il 1984 poi bandito dal governo britannico a causa del violento confronto tra la polizia e alcuni partecipanti che divenne noto come la Battaglia di Beanfield
Così oltre 13 mila persone persone, fra hippy, adepti della New Age, naturalisti si sono ritrovati nel sito di Stonehenge, a 130 chilometri a sud di Londra, per festeggiare il solstizio d’estate, la giornata più lunga dell’anno. Ritmi armoniosi del corpo e melodie di mente e anima hanno creato una sinfonia speciale di vita nel saluto al sole.