Cessione Milan, summit Galatioto-Fininvest: CDA (senza Galliani) e investimenti

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Cessione Milan che potrebbe vivere le ore decisive: atteso a breve l’arrivo in Italia di Sal Galatioto che domani incontrerà Fininvest, ecco di cosa si discuterà

LaPresse/Piero Cruciatti
LaPresse/Piero Cruciatti

Cessione Milan, accelerata Galatioto – Cessione Milan, ormai ci siamo. In un senso o nell’altro. Nonostante l’intervento al cuore a cui dovrà essere sottoposto martedì Silvio Berlusconi, la trattativa per la cessione del club alla cordata cinese prosegue (con i soliti alti e bassi) e nelle prossime ore potrebbe far registrare una svolta (positiva o negativa che sia). Proprio in questo momento Sal Galatioto, advisor dell’operazione, in compagnia del suo braccio destro Nicholas Gancikoff,  è in volo verso Milano: un viaggio non a sorpresa come pensano in molti, ma un incontro già stabilito (e dunque rispettato) da tempo. Dialogo che prosegue, step dopo step.

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Cessione Milan, accelerata Galatioto – E quello che è in programma domani potrebbe essere un passo importante. Lunedì, infatti, è previsto un summit tra Sal Galatioto, Gancikoff (l’uomo dello stadio e futuro ad del Milan) e i vertici Fininvest: con il management della holding della famiglia Berlusconi, composto dall’amministratore delegato Pasquale Cannatelli, il direttore generale Danilo Pellegrino e il direttore business development Alessandro Franzosi, si cercherà di appianare gli ultimi ostacoli e ‘accontentare’ le richieste di Berlusconi.

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Cessione Milan, accelerata Galatioto – Come riferito da TuttoSport, bisognerà sciogliere il nodo legato alle garanzie scritte relative agli investimenti che i futuri proprietari vorranno fare: aspetto che non ‘spaventa’ i cinesi che hanno già pronto un piano d’investimenti pluriennale per riportare da subito il Milan in alto. Altro argomento che sarà all’ordine del giorno sarà la composizione del nuovo management: nel futuro CDA del Milan (sempre che la trattativa vada a buon fine) ci sarà lo stesso Galatioto, Gancikoff e Barbara Berlusconi. Non Adriano Galliani per la prima volta dopo 30 anni. Segnale chiaro di un rapporto arrivato ai titoli di coda. L’attuale amministratore delegato del club si occuperà della prima campagna acquisti della nuova era cinese e poi saluterà il Milan. Il primo ‘prezzo’ da pagare alla ‘rivoluzione cinese’.

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