Ieri le accuse di doping, poi la replica di Mino Raiola: giorni intensi per Ibrahimovic. “Ma se smette di giocare merita la prigione”
Un contratto in scadenza, la Champions con gol (e rigore sbagliato), poi lo scandalo doping che lo ha visto suo malgrado coinvolto. “Mai presa neppure un’aspirina”. Sono giorni sicuramente intensi per Zlatan Ibrahimovic, attaccante che a giugno deciderà la propria destinazione dopo aver deciso di non rinnovare l’accordo con il PSG: “Tutto il mondo vorrebbe Zlatan, sarebbe bizzarro se non vi fossero offerte. Motivazioni? Ne ha tantissime, per questo tutti i club lo seguono. Non ha bisogno di continuare per motivi economici, ha voglia di continuare per provare che può ancora migliorarsi, anche a quel livello, come ha fatto anche in quest’anno”, le parole rilasciate a RMC dal suo agente Mino Raiola. Che poi ribadisce la volontà di Ibra di tornare a essere protagonista: “Ritiro a fine stagione? Zlatan non è un giocatore normale, è tuttora fortissimo. Ho già detto che per me dovrebbe continuare per altri cinque anni, se se non vorrà farlo per sé stesso, che lo faccia per me. Se si dovesse ritirare, sarebbe come vedere la Gioconda al museo. Sarebbe un crimine per il mondo sportivo: se dovesse volersi ritirare, lo si dovrebbe mettere in prigione finché non cambia idea”.