F1, Alonso rivela: “stare in Ferrari è stressante”

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Fernando Alonso tra passato e presente: i progressi della McLaren, gli anni in Ferrari e quell’offerta della Red Bull

La stagione 2016 di F1 è entrata nel vivo. I piloti sono pronti per sfidarsi nel quarto appuntamento dell’anno, a Sochi. Nico Rosberg mira a conquistare la sua quarta vittoria consecutiva, le Ferrari vorranno riscattarsi, mentre Hamilton vorrà dimostrare di essere il campione del mondo in carica. E’ tutto pronto per il Gran Premio di Russia! I piloti, chi prima chi dopo, sono arrivati a Sochi dove oggi si terrà la tradizionale conferenza stampa e domani si accendono i motori per le prime sessioni di libere. C’è chi, finora, è stato al centro dell’attenzione più per i suoi problemi fisici che per le sue ottime prestazioni in gara: Fernando Alonso.

LaPresse/Photo4
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Il pilota spagnolo della McLaren però è ottimista e fiducioso. “I progressi della Honda nell’ultimo anno e mezzo sono stati eccezionali. La Honda vive l’orgoglio di un progetto interamente realizzato da ingegneri giapponesi, ma se tu migliori del 60% e gli altri del 40, sei ancora indietro. Ma sono sicuro che arriveremo. Guardate i nostri tempi sul giro: sono molto migliori di quelli degli altri, confrontando la stessa esperienza coi motori turbo“, ha dichiarato in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport“. Alonso non è un tipo che si demoralizza facilmente e, nonostante i successi negli ultimi anni non siano stati tanti, si dice felice: “ormai tra i media prevale la logica calcistica per cui sei un campione solo se conquisti un titolo. Ma Gilles Villeneuve è ricordato come uno dei più grandi della storia Ferrari senza aver mai conquistato un Mondiale. Mi piacerebbe avere più trofei, ma non cambierei un solo giorno della mia carriera. Sono estremamente felice così“, ha aggiunto. Lo spagnolo rivela poi al giornalista Pino Allievi di aver avuto l’opportunità di firmare con la Red Bull “quando la Red Bull era principalmente una bibita. Nessuno ha la sfera di cristallo“.

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Il pilota McLaren torna poi a parlare della Ferrari e di cosa è cambiato da quando non è più pilota della “Rossa”: “nel 2014 non avevamo una macchina per puntare costantemente al podio come oggi, lottando da vicino con la Mercedes. In 5 anni di Ferrari, per tre volte sono arrivato a giocarmi il titolo all’ultima gara e da questo lato non vedo nessun miglioramento. Ora la Ferrari è rivale della Mercedes per il titolo, è fantastico. Ai miei tempi non siamo mai stati rivali concreti di chi era davanti, però ci siamo ritrovati ugualmente vicini. Nello sport ci sono i cicli e oggi per vincere devi essere su una Mercedes.

LaPresse/PA
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In Ferrari ho vissuto momenti fantastici, con amici e atmosfera. Era un mio sogno guidare una Ferrari e mi sono divertito. Poi è arrivato il momento di chiudere, senza rinnegare uno solo di quei giorni. Avevo altri due anni di accordo, ma ho chiesto al presidente (Montezemolo, n.d.r.) di interrompere il contratto perché non mi divertivo più ad arrivare secondo. Lo scorso anno loro (la Ferrari) hanno concluso terzi. E adesso sono terzi…“.

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Alonso infine ammette di essere molto legato alla Ferrari, ma che essere un pilota della “Rossa” è molto difficile: “la Ferrari è speciale e sarà sempre nel mio cuore. Ho le sue macchine nel mio museo e in garage. Ma stare in Ferrari senza vincere è stressante perché c’è un sacco di pressione. Dopo 5 anni, con la prospettiva di 7 stagioni senza un titolo, era una cosa che non mi rendeva felice“.

 

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