Mitsubishi avrebbe falsificato i dati sui consumi di ben 625.000 automobili distribuite in Giappone
Non solo Volkswagen sembra aver barato sulle proprie auto: dopo lo scandalo sulle emissioni truccate del Colosso tedesco conosciuto con il nome di “diesegate”, anche un altra Casa automobilistica internazionale ha ammesso un comportamento decisamente poco ortodosso.
Stiamo parlando della Mitsubishi che ha ammesso di aver falsificato i dati relativi ai consumi di ben 625.000 automobili. Subito dopo la diffusione della notizia, il titolo della Casa nipponica è crollato in borsa del 15%, anche se il raggiro dovrebbe riguardare esclusivamente i modelli venduti sul mercato giapponese, anche se un’inchiesta interna dovrà stabilire se qualcuno dei modelli incriminati è stato esportato all’estero.
Il costruttore giapponese avrebbe modificato i dati della pressione delle gomme a proprio vantaggio in modo da ottimizzare i consumi di carburante. Lo scandalo è scoppiato dopo che Nissan ha costretto la Mitsubishi – suo fornitore – a rivelare il trucco dei dati sui consumi, scoperto dopo aver eseguito dei test che avevano registrato delle discrepanze con i dati forniti dalla Casa die tre diamanti.