Doping tecnologico: scoperta una nuova tecnica per scovare i motorini nascosti nelle biciclette dei corridori
Sono sempre più frequenti i caso di doping tecnologico nel mondo del ciclismo. Gli atleti non danneggiano più il proprio corpo assumendo sostanze dopanti che alterano e migliorano le loro prestazioni, nel ciclismo ci pensano adesso i motorini nascosti nelle bici. Questi motorini “spingono” le bici aiutando i corridori a non affaticarsi troppo e a disputare un’ottima gara e, a volte, anche a vincere. Il settimanale sportivo Stade 2 ha svelato come è possibile smascherare questi casi: basta adoperare delle telecamere termiche. Queste riveleranno le fonti, anomale, di calore e le variazioni di temperatura nelle bici dei corridori. Sembra però che per il momento l’UCI non abbia intenzione di adoperare questo nuovo meccanismo: “la federazione internazionale ha scelto i tablet come sistema. Evidentemente, è stato valutato come un metodo affidabile. Ed è in arrivo anche per le federazioni nazionali“, ha dichiarato il presidente della Federciclo, Renato Di Rocco, come riportato su “La Gazzetta dello Sport”.