Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri duri contro la Efimova: radiazione a vita
Dopo la “confessione” di Maria Sharapova, che in conferenza stampa ha ammesso di aver commesso un errore e di essere risultata positiva agli ultimi test antidoping perchè da anni ormai assume un farmaco, il Meldonium, entrato a far parte delle sostanze illegali, sono sempre più numerosi, soprattutto in Russia, i casi di positività.
L’ultimo caso è quello della giovanissima nuotatrice Yulia Efimova, che già due anni fa era stata sospesa per uso di anabolizzanti. Impegnati al Trofeo Città di Milano, i campioni azzurri Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini hanno espresso il loro parere, deciso, duro, senza peli sulla lingua e senza troppi giri di parole.
“La Russia sta avendo sempre più casi e questo non è buono per il nuoto. Adesso non so che provvedimenti prenderà la Fina. Forse squalificare l’intera nazione da un evento importante non è una soluzione giusta, però qualcosa va fatto. Perché sono sempre di più e sono tutti russi. Quindi, quello ti fa pensare che sotto c’è qualcosa. Una presa di posizione ci deve essere, secondo me. Radiazione a vita? Se vieni preso due volte, faccio anche fatica a scusarti“., ha detto il campione del mondo dei 1500sl.
“E non credo tanto a quelle volte in cui si dice: ‘L’ho fatto perché mi sono sbagliato o perché non me ne sono accorto’. Magari 1 su 10 è vero, ma non può sbagliarti così tanto. Non voglio dare la colpa a nessuno, però qualcosa che non va c’è“, ha aggiunto Paltrinieri.
“Tolleranza zero. Oltretutto è la seconda volta che viene presa. Ormai non ci sorprendiamo più di niente, perché a volte vengono presi ma dopo tre mesi te li trovi in vasca a gareggiare. Vedremo che cosa succederà“, ha aggiunto Federica Pellegrini.
“Radiazione? Per la seconda volta di fila nel giro di un anno e mezzo sì, ragazzi. A quanto ho letto, è il centesimo atleta in Russia trovato dopato quest’anno. Forse nel loro sistema c’è qualcosa che non è proprio pulitissima. Come viviamo la situazione? Da parte nostra, la viviamo malissimo, perché hai il dubbio che sia più esteso questo scandalo. Quindi, ti ritrovi magari a gareggiare con delle persone che sai anche visivamente che non sono pulite. Non è facile per noi, soprattutto per uno sport come il nuoto dove il 99% è allenamento e poi hai una gara importante all’anno“, ha concluso Kikka.