Il deputato riminese del Pd Tiziano Arlotti vuole la verità sul caso Pantani
Le nuove intercettazioni sul caso Pantani hanno creato caos e scompiglio in tutta Italia. Il ciclista italiano è stato, quasi sicuramente, incastrato dalla Camorra che, per questioni di scommesse clandestine, ha stravolto i dati dei suoi test antidoping, facendo risultare un valore di ematocrito troppo alto e causando quindi la sua sospensione dal Giro d’Italia del 1999, ormai vinto dal “Pirata”.
Tutt’Italia, adesso, si mobilita per avere giustizia, per fare chiarezza sul caso Pantani, per riassegnare a lui ciò che gli è stato tolto e spera di poter fare finalmente luce anche sulla sua morte. “Alla luce dei fatti di cronaca emersi ho scritto al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Luca Lotti e alla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi affinchè intervengano per fare chiarezza su quanto il campione Marco Pantani, e sua madre hanno sempre detto, ossia che Pantani fosse stato vittima di un raggiro ai suoi danni. Dobbiamo ristabilire onore e verità“, queste le parole del deputato riminese del Pd, Tiziano Arlotti, da sempre interessato alle vicende che riguardano Pantani.
“Nel 2014 in occasione del decimo anniversario dalla tragica fine di Marco Pantani avevo interrogato il Governo e chiesto a Rosy Bindi di attivarsi per ascoltare i Pm che avevano raccolto dichiarazioni da cui traspariva che a Madonna di Campiglio il campione fu ingiustamente fermato a causa di un cambio di provette legato ad interessi nel campo delle scommesse della camorra”, aggiunge Arlotti. “Oggi quell’episodio è stato dichiarato credibile dai magistrati e quindi rinnovo la mia richiesta di intervento alla Bindi, dato che la vicenda sta assumendo contorni inquietanti visto la tragica scomparsa di Pantani e considerando che lo stesso Pantani ha sempre sostenuto di essere stato vittima di un complotto alle sue spalle“.
“Analogamente chiedo a Lotti di attivarsi nei confronti del Coni e dell’Uci per ristabilire la verita’ storica anche dal punto di vista sportivo, riassegnando o co-assegnando il titolo del Giro d’Italia a Marco Pantani in occasione della prossima edizione che prendera’ il via a Maggio. Credo che, anche se postumo, sarebbe onesto venisse attribuita al campione la vittoria, ancorche’ simbolica ma che stava dominando, del Giro d’Italia del 1999“, conclude il deputato riminese.