Il mercato dell’ auto elettrica in Italia stenta a decollare, ma il piano del ministro Delrio potrebbe cambiare totalmente le cose
Si parla sempre più spesso di mobilità sostenibile, in particolare l’attenzione viene focalizzata sulle auto elettriche di ultima generazione, proposte a prezzi sempre più abbordabili e capaci di offrire un autonomia di esercizio più che sufficiente a soddisfare le esigenze della maggior parte degli automobilisti. Nonostante questo, il mercato delle vetture a zero emissioni stenta a decollare nel nostro paese ed il motivo di questa mancata diffusione è da ricercare nella scarso sviluppo delle nostre infrastrutture, in particolare per quanto riguarda le stazioni e le colonnine di ricarica che risultano delle vere e proprie rarità nelle grandi città, mentre nei piccoli centri urbani e sulla rete stradale ed autostradale sono praticamente assenti.
Ormai da anni, Case automobilistiche, ambientalisti ed esperti del settore premono sul Governo per fa si che le infrastrutture legate al mondo dell’auto elettrica vengano finalmente sviluppate, proprio come accade in altri paesi europei, specie quelli del nord. Ora però, sembra che finalmente qualcosa si muovi all’orizzonte: ministro dei delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, intervenuto alla presentazione del car sharing elettrico organizzato da Bolloré nella città di Torino, ha anticipato le linee chiave di un ambizioso progetto che prevede l’installazione su tutto il territorio italiano di ben 20 mila stazioni di ricarica nell’arco dei prossimi tre anni.
Il progetto presentato dal ministro prevede un investimento di ben 32 milioni di euro nel piano nazionale infrastrutture nei prossimi due anni e mezzo. Delrio ha infatti anticipato l’intenzione del Governo di installare le stazioni per la ricarica elettrica delle vetture lungo le principali strade del paese e nelle città metropolitane.
Se il piano andasse a buon fine e fosse supportato da una vasta rete di car-sharing elettrico, come quello che si sta inaugurando a Torino, probabilmente l’Italia potrebbe finalmente imboccare l’agognata strada della mobilità ecosostenibile, facendo così respirare i centri urbani e soprattutto i loro cittadini.