Addio Johan, genio ‘totale’ e rivoluzionario: il calcio piange Cruyff, figlio prediletto

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Genio totale e rivoluzionario, il mondo del calcio piange Johan Cruyff: profeta in campo, carattere speciale fuori. Semplicemente, unico.

cruyffLa notizia è di quelle che lasciano senza fiato, così dolorose che anche il tempo sembra volersi fermare per qualche istante, quasi incredulo. Johan Cruyff non c’è più. L’ex fuoriclasse olandese è deceduto oggi a Barcellona all’età di 68 anni dopo aver combattuto a testa alta una battaglia contro il cancro, l’unica che in tutta la sua vita non lo ha visto trionfare. Fuoriclasse assoluto, genio totale, proprio come quel calcio che ha sempre predicato: che si trattasse di Nazionale o squadre di club, giocatore prima, allenatore e dirigente poi. Il ‘Pelè bianco’, per molti il più forte di tutti. Di sempre. Senza nessun timore di paragonare epoche e calciatori.

Johan CruyffIl 14 sulle spalle, capello lungo ma sempre in ordine, un talento difficile anche da raccontare. Troppo grande, semplicemente inarrivabile. Un genio capace di rivoluzionare qualsiasi cosa, che ha deciso di regalare per sempre le sue qualità al mondo del calcio. Che oggi non può che ringraziare, tra una lacrima e l’altra. Carattere particolare, speciale come il suo talento: una volta, dopo un atterraggio in aereo, avvicinò il pilota e gli diede alcuni consigli su come rendere l’impatto con il suolo più morbido, meno traumatico. Il pilota lo guardò, rimase impietrito, non rispose. Ecco, Johan Cruyff era anche questo. E già ci manca tantissimo.

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