Una domenica bollente a Phillip island. Dopo 24 ore esatte dall’inizio di Gara1 ecco che prende il via la gara conclusiva del primo evento della categoria worldSBK
Dopo aver assistito ad una spettacolare Gara1 della Superbike, che ha visto trionfare il campione in carica Jonathan Rea, seguito dal ducatista Davies e dal pilota Honda Van Der Mark che ha occupato l’ultimo gradino del podio, ciò che ci aspettavamo era vivere un’altrettanta emozionante Gara2 e i pronostici non ci hanno deluso. La griglia di partenza ovviamente è rimasta invariata rispetto a Gara1, con Tom Sykes in pole, seguito dall’italiano Giugliano e dal campione del mondo 2015 Jonathan Rea. Ed è proprio quest’ultimo ad uscire, ancora una volta, vittorioso da Gara2. Era dal 2011 che non succedeva che un pilota facesse doppietta, l’ultimo infatti fu Carlos Checa con la Ducati.
Sono le 05:00 del mattino (ora italiana) e tutto è pronto per l’avvio di Gara2. Dopo il warm-up i piloti si schierano sulla griglia di partenza, si spengo i semafori e si parte. Il gruppo di testa è subito comandato da Sykes sulla sua Kawasaki ZX-10R. Dietro troviamo il compagno di team Jonathan Rea che deve guardarsi le spalle da un incalzante Davide Giugliano. Nei giri iniziali il francese Guintoli ha dei problemi con sua Yamaha che lo costringono a cedere il quarto posto a Van Der Mark, seguito dal pilota del team Aruba.it Chaz Davies e dall’altro pilota Honda Hayden. Intanto l’italiano Savadori è costretto ad abbandonare la gara al terzo giro per problemi tecnici.
Portatosi in quarta posizione Davies inizia a martellare su tempi record iniziando a puntare l’obiettivo numero uno, Rea, il quale però non accenna ad abbassare l’ottimo ritmo di gara. Dietro al gruppo di testa, con un po’ di gap, insegue il debuttante Nicky Hayden, arrivato quest’anno nel campionato mondiale delle derivate di serie, che ha successivamente recuperato terreno e si è stabilizzato con i più veloci, battagliando, e non poco, con Davide Giugliano, che è riuscito poi a mantenere la quinta posizione.
A dodici giri dalla fine Sykes fa un errore andando lungo in curva e perde immediatamente tre posizione in favore degli inseguitori Rea, Van Der Mark e Chaz Davies. Dunque il campione del mondo in carica si prende la prima posizione che però dura solo un giro perché l’olandese della Honda gli mette le ruote davanti. Intanto Davies mantiene il terzo posto osservando i primi due che si danno battaglia, nell’attesa di trovare il momento giusto per infilarli. Il gruppo di testa in questo momento è formato da due Kawasaki, due Ducati, due Honda e dalla Yamaha di Guintoli.
Il momento di gloria di Michael Van Der Mark però non da la sensazione di poter durare molto, infatti Rea, in seconda posizione, sembra averne di più, tentando il sorpasso praticamente ad ogni curva senza però mai affondare il colpo. A sette giri dalla fine Sykes sbaglia ancora penalizzando l’italiano Davide Giugliano, infatti entrambi vengono sorpassati da Hayden e Guintoli. Nel medesimo giro Chaz Davies fa registrare una staccata da paura che va quasi a tamponare il pilota Kawasaki che lo precede. La gara si fa sempre più emozionante, i primi tre piloti sono vicinissimi, nessuno vuole mollare un centimetro, ma a 5 giri dalla fine, sul rettilineo dei box i piloti scoprono le carte. Rea e Davies, che fin li avevano aspettato il momento giusto, adeguenadosi ai tempi di Van Der Mark anche per risparmiare un po’ le gomme, sorpassano entrambi l’olandese.
Chaz diventa sempre più aggressivo e cerca di trovare spazio anche dove non ce n’è per sorpassare Rea. Si prospetta un finale entusiasmante. Nel frattempo Davide Giugliano, dall’ottava posizione, riesce a recuperare sorpassando prima Sykes e poi Guintoli. Mancano sono due giri alla fine della gara e davanti al pilota italiano della Ducati ci sono Hayden in quarta posizione, Van Der Mark in terza e Davies e Rea rispettivamente in seconda e prima posizione. La guida “folle” di Davies porta però i sui benefici e sorpassa Rea conquistando la prima posizione, anche se solo per poche curve, perché nuovamente sul rettilineo dei box, il quattro cilindri giapponese fa sentire la sua differenza in allungo e Rea, dunque, si riprende la testa della gara.
Ma Davies non ci sta e in curva 4, all’ultimo giro di gara, entra completamente di traverso, sorpassa nuovamente il campione del mondo in carica, ma non riesce a tenere la moto e finisce a terra. Rea dunque completa comodamente l’ultimo giro e va a tagliare la linea del traguardo conquistando la vittoria. Il secondo è Van Der Mark sulla sua Honda. A completare l’ultimo gradino del podio c’è Davide Giugliano che riesce nell’impresa di entrare nel terzetto di testa sorpassando anche Nicky Hayden a poche curve dalla fine. Che gara fantastica! Che peccato per la Ducati!