Lo scandalo delle emissioni truccate dalla Volskwagen porterà un epocale cambio ai vertici dell’intero Gruppo tedesco
Il terremoto all’interno del colosso Volkswagen – scatenato dallo scandalo delle emissioni truccate, conosciuto anche con il nome di “dieselgate” – sta portando ad un repentino cambio dei vertici aziendali dell’intero Gruppo, con l’obiettivo di semplificare le decisioni dirigenziali e di favorire la trasparenza all’interno della società.
Il nuovo CEO, Matthias Müller – ex amministratore delegato di Porsche, salito al comando dopo le dimissioni di Martin Winterkorn – ha preparato un nuovo assetto aziendale che prevede il dimezzamento dei principali top manager, inoltre le nuove nomine diventeranno operative nel primo trimestre del prossimo anno. L’obiettivo dichiarato da Muller è quello di offrire la possibilità al Consiglio di Amministrazione di dedicarsi maggiormente alle “tematiche generali del futuro” e soprattutto alla “salvaguardia delle sinergie tra i marchi e al necessario “sviluppo della strategia globale”.
In Europa, le nuove nomine riguarderanno l’attuale capo dello Sviluppo Tecnico di Bentley, Ulrich Eichhorn, che verrà nominato capo del dipartimento Ricerca e Sviluppo di tutto il Gruppo. La responsabilità per le vendite sarà assunta da Fred Kappler che ora ricopre la carica di attualmente Responsabile per il Service del Gruppo, mentre Michael Mauer sarà nominato Responsabile del design del Gruppo, ma nello stesso tempo rimarrà a capo del design Porsche. Wolfram Thomas diventerà responsabile per la Produzione e Ralf-Gerhard Willner salirà al comando sarà del comparto Strategia del Prodotto e del Sistema Modulare di Produzione del Gruppo.
Sul fronte degli Stati Uniti, luogo dove è scoppiato lo scandalo, spicca l’assunzione dell’avvocato Kenneth R. Feinberg, socio del celebre ed omonimo studio, che avrà il compito di gestire la delicata parte legale che comprende le richieste di risarcimento relative ai motori protagonisti del dieselgate