Il progetto internazionale ZEV Alliance, a cui hanno aderito molti Stati dell’Europa e degli USA, punta ad eliminare i veicoli con motori tradizionali a favore delle vetture a zero emissioni
Sul tema della mobilità ecosostenibile l’Italia è ancora indietro, ma all’estero sta raggiungendo un peso sempre più importante, come dimostrato dalla ZEV Alliance, un progetto internazionale che ha l’ambizioso scopo – fissato per il 2050 – di sostituire le auto dotate dei tradizionali motori a scoppio con vetture capaci offrire zero emissioni, come ad esempio quelle a trazione elettrica o le ancora più futuristiche automobili ad idrogeno.
L’obiettivo di vietare le auto a benzina e diesel sta guadagnando sempre più consensi sia nel Vecchio continente che dall’altra parte dell’oceano. Negli Stati Uniti l’iniziativa è stata abbracciata da California, Connecticut, Maryland, Massachusetts, New York, Oregon, Rhode Island, Vermont e Québec, mentre in Europa gli Stati virtuosi sono Germania, Norvegia, Olanda e Regno Unito. Con il divieto dell’uso dei propulsori tradizionali si potrà ridurre di circa il 40% l’impatto dell’inquinamento provocato dai trasporti privati sul totale di CO2 liberata nell’aria.
Se esistono molti paesi che ancora stentano a promuovere politiche orientate alla mobilità “green”, altri come Norvegia e Gran Bretagna spingono forte sull’acceleratore: il primo paese vorrebbe anticipare la data al 2025, inoltre il governo dello stato scandinavo sta cercando di incrementare ulteriormente le vendite delle vetture a trazione elettrica, arrivate già al 34% del mercato interno di automobili. Il Regno Unito intende invece limitare entro il 2040 il trasporto privato alle sole auto a basso impatto ambientale, come ad esempio le ibride plug-in.