Milan, Bonaventura: “Miha? Mai avuto un rapporto così. Pensare che stavo per trasferirmi all’Inter…”

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Dal viaggio a Milano per firmare con l’Inter all’approdo al Milan, passando per l’esordio in Serie A ed il rapporto con Mihajlovic: Giacomo Bonaventura si racconta

LaPresse/Spada
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Avevo 180 pulsazioni a riposo, ma poi, appena entrato in partita, ho giocato con tranquillità. Avevo sempre sognato quel tipo di palcoscenico, è un ricordo indelebile”. L’emozione di un esordio in Serie A arrivato a diciannove anni con la maglia dell’Atalanta, una carriera che è andata sempre in crescendo. Fino all’esplosione in rossonero. Giacomo Bonaventura si racconta ai microfoni di Premium Sport, ripercorrendo proprio gli attimi della firma con il Milan: “La situazione è stata surreale: ero venuto a Milano per trasferirmi all’Inter, ma loro dovevano cedere un giocatore e questa cessione non si è concretizzata. Ho aspettato tutta la giornata, poi la sera è arrivata la telefonata di Galliani che mi convocava a Casa Milan. E’ stato il momento più emozionante della mia carriera calcistica: dopo tanti anni di sacrifici in provincia questa chiamata è stata la più grande gratificazione. Ed è vero, al momento della firma mi sono emozionato molto”.

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Punto fermo del Milan e idolo dei tifosi, insostituibile per Mihajlovic:Con lui ho un bel rapporto, forse non ne ho mai avuto uno simile con un allenatore specialmente dal punto di vista umano. Certo, quando c’è da spronare la squadra sa anche essere cattivo: ha grandi qualità come persona e a livello tattico cerca di darci la sua impronta. Il lavoro che stiamo facendo è giusto e penso porterà a dei risultati: pensavamo di fare qualcosa di più, ma siamo veramente uniti e lottiamo assieme per ottenere il massimo”. Corsa e talento, Bonaventura svela poi il suo modello: “Da bambino mi piacevano tantissimo i numeri 10, i fantasisti e in quegli anni Zidane è stato uno dei più grandi. Oggi ci sono tanti giocatori che ammiro, come Neymar e Hazard”.

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