Secondo la stampa francese, l’ex presidente della IAAF avrebbe chiesto denaro per coprire il doping degli atleti russi
Altri problemi per Lamine Diack. Il controverso ex presidente della IAAF, la federazione internazionale dell’atletica leggera, avrebbe chiesto 1,5 milioni di Euro per tenere nascoste le positività ai test antidoping degli atleti russi fino al Mondiale di atletica del 2013, disputatosi a Mosca. A rivelare la notizia è il quotidiano francese Le Monde che dichiara, inoltre, che il denaro chiesto da Diack sarebbe stato utilizzato per finanziare l’opposizione durante la campagna presidenziale del Senegal (Paese natale di Diack) del 2012. L’opposizione vinse le elezioni e il nuovo presidente Macky Sall ha nominato Diack “comandante dell’Ordine del Leone”.
Il quotidiano francese sostiene che sia stato lo stesso ex presidente della IAAF a confermare la cosa in un interrogatorio dello scorso 3 Novembre: “bisognava vincere la battaglia di Dakar, cioè rovesciare il potere. Quindi serviva finanziare l’opposizione e in particolare i giovani perché potessero fare campagna in tutti i villaggi”. Diack, dopo aver saputo dei numerosi casi di doping degli atleti russi, avrebbe ottenuto il denaro da Valentin Balakhnichev, ex presidente della federazione russa di atletica leggera, per non far scoppiare lo scandalo e per finanziare l’opposizione politica in Senegal.