Un Alex Schwazer incerto “accusa” e “difende” contemporaneamente il suo medico Pierluigi Fiorella
Si è tenuto ieri a Bolzano il processo a carico dei medici della Fidal Pierluigi Fiorella e Giuseppe Fischietto e dell’ex dirigente del settore tecnico Rita Bottiglieri, accusati di favoreggiamento di doping. Ad essere interrogato dal Pm Giancarlo Bramante è stato l’atleta italiano Alex Schwazer. Il marciatore altoatesino ha dichiarato che Fiorella era consapevole di tutto ciò che lui stava facendo. “Se fai qualche stronzata di taglio le palle“, avrebbe scritto il medico a Schwazer in una mail. “Fiorella aveva saputo che mi ero procurato una tenda ad ossigeno. L’apparecchio in Germania si poteva usare, ma in Italia era vietato“, ha spiegato l’atleta al Pm. “Io in te ci credo, altrimenti non avrei fatto quello che ho fatto. Ormai siamo rimasti in pochi“, scriveva ancora Fiorella. Schwazer però sembra non ricordare tutto alla perfezione e, in alcuni momenti, tende a difendere il medico: “in Turchia, ad esempio, l’Epo me lo sono procurato da me e Fiorella non c’entra“, ha dichiarato l’atleta.