Guido Castelli ricorda con piacere e commozione Carlo Vittori e la sua lotta perenne contro il doping
Oggi ad Ascoli Piceno si sono tenuti i funerali di Carlo Vittori ex atleta e allenatore di Pietro Mennea. A ricordarlo con piacere e commozione, nella chiesa di Sant’Angelo Magno è stato il Sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli: ”burbero benefico dello sport: lotto’ tutta la vita in difesa dello sport ‘pulito’, era nemico giurato di ogni forma di doping e aveva una capacita’ tecnico-professionale unica. Dell’una e dell’altra cosa ebbi la fortuna di parlare in diverse occasioni con il professor Vittori“. Il suo “odio” verso il doping lo ha portato a “a troncare i rapporti con molte personalita’ illustri del movimento sportivo italiano. Come nel caso di Primo Nebiolo, storico presidente dell’atletica leggera italiana e mondiale con il quale, in verita’, i rapporti non erano mai stati idilliaci. Il professore mi disse di avergli definitivamente tolto il saluto quando Ben Johnson, positivo a Seoul 88, confesso’ che l’anno prima ai mondiali di atletica a Roma pote’ doparsi senza che nessuno se ne accorgesse“, ha continuato il sindaco. “Mi parlava dell’esperienza alla Fiorentina, che aveva acquistato dal Vicenza un giovane talentuosissimo afflitto da un grave infortunio: era Roberto Baggio. Mi spiego’ che la muscolatura di una delle gambe era cosi’ lesionata da essere inferiore di sette centimetri. L’allora presidente Baretti era disperato per aver comprato una grande promessa ridotto praticamente al capolinea. Vittori salvo’ il patrimonio della societa’ e regalo’ al calcio italiano uno dei suoi piu’ grandi campioni”, ha concluso Castelli.