Lo chiamano ancora Ringhio, perchè è verace come una vongola, aggressivo come un pescecane e svelto come i tentacoli di un polipo agguerrito: la ricetta di questo mix esplosivo è a vostra disposizione da Gattuso&Bianchi, alle porte di Milano
Di sangue 100% calabro, frutto di un clima conturbante e di una tavola sapida come solo quelle del sud sanno essere, piccante e accogliente, fresca e straordinariamente variegata: parliamo di Rino Gattuso.
Il soprannominato “Ringhio”, mi è sempre stato simpatico. Così, a naso, mi ha dato sin da subito la sensazione di personaggio genuino, lontano dal jet set e dalle veline, uno che porteresti tranquillamente in trattoria, non per immagine o per fare presenza nel “posto giusto”, a portata di
paparazzo, ma perchè, ad una certa ora, s’ha da mangiare e pure bene.
Il nostro amico Gennaro, quello che una volta indossava la maglia rossonera e che io ricordo in
particolare con quella azzurra, la maglia della mitica nazionale che nel 2006 ci ha resi fieri di essere italiani, per una volta tanto. E come spesso accade tra i ragazzi che se ne vanno da casa in cerca di affermazione, che prendono treni interminabili verso il nord alla scoperta di come valorizzare il proprio talento, con il pranzo odoroso della mamma da scartare alle 13 che “altrimenti ti sciupi, figlio mio”… Gattuso non lascia mai veramente la sua Calabria.
La porta nel cuore, la valorizza e, appena può, le tende una mano concreta, fondando “Forza ragazzi”, una ONLUS a favore degli adolescenti calabresi meno fortunati e “Gattuso&Catapano”, attività incentrata sulla depurazione e l’allevamento dei molluschi, uno dei prodotti del suo mare che, convertito in business nel 2006, aiuta concretamente la grave disoccupazione del suo paese, Corigliano Calabro. Da calciatore e amico del suo popolo a imprenditore ittico generoso. Uno di noi.
Sono queste le persone che, da donna perennemente in trasferta, cerco nelle mie giornate frenetiche, ancora meglio se da loro posso comprare della buona materia prima per godermi quel rituale quotidiano della preparazione delle cena, che tanto mi rimette in pace con il mondo. Eh si, perchè oltre a resuscitare molluschi, Gattuso vende pure pesce buono, su al Nord, a Gallarate per l’esattezza. In un luogo versatile, accogliente, invitante, la traduzione di una personalità che ha grinta da vendere, che quando fa una cosa la fa con tutta la convinzione che può contenere un fisico umano. La personalità, il carisma, la forza fisica e la resistenza che una volta Rino metteva in campo, la trovate al banco del pesce. Mica male per una cena avventurosa…sia mai che il vostro brodetto di pesce vinca il campionato! Un posto unico e trino: ittica, gastronomia e bistrot, nato dall’unione tra un fuoriclasse del gusto, il pasticcere Andrea Bianchi e un campione del mondo, il calciatore Rino Gattuso. Un cambio di gioco che racchiude tutto lo spirito creativo e la voglia di fare che sin dagli albori hanno battezzato Mister Gattuso. Un’ inesauribile fonte d’ispirazione per diverse categorie di persone, da chi preferisce mangiare fuori e accomodarsi al bistrot, ai fan del take away che possono spaziare dalla gastronomia cotta e impacchettata ai prodotti a marchio Gattuso&Bianchi. C’è poi chi, per una vita vista mare, come dice la mia amica Dorina, la materia prima se la prende fresca e la trasforma comodamente in cucina, tra un sorriso ad occhi chiusi che ti riporta in vacanza e un ringhio scorbutico per l’ultima spina che non se ne va.
Le Marchese del Gusto
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