La Sampdoria non va oltre l’1-1 col Chievo. A Palermo passa l’Empoli e per Iachini si fa dura

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Eder illude la Samp ma Inglese la riprende. L’Empoli supera in trasferta i siciliani e inguaia mister Iachini: rischio esonero?

Nel primo posticipo del lunedì, quello delle 19.00, la serie A racconta di una Sampdoria incapace di vincere a Verona contro il Chievo: al lampo di Eder all’8’ del primo tempo (l’azzurro non si ferma proprio più di segnare…) segue infatti il pari al 34’ della prima frazione di gioco di Roberto Inglese, scelto a sorpresa dal tecnico Maran al posto di Alberto Paloschi. Il 24enne bomber ex Carpi ripaga la fiducia del suo allenatore segnando una rete di vitale importanza per i clivensi: il Chievo torna infatti a far punti dopo tre sconfitte di fila e a ben guardare le azioni salienti del match, oggi avrebbe meritato qualcosa in più del pari contro i doriani.

Di contro Zenga non riesce a sfatare il tabù trasferta: lontano da Marassi la Samp manca infatti un’altra volta l’appuntamento con la vittoria e la svolta tanto invocata dall’allenatore doriano non arriva. Per il Chievo Meggiorini, Paloschi, Rigoni, nel secondo tempo hanno provato a regalare i 3 punti al proprio allenatore espulso e allontanato dal campo di gioco per proteste ma alla fine è un pareggio per 1-1 che non accontenta nessuno.

Alle 21 sono invece scese in campo Palermo ed Empoli: due squadre appaiate alla vigilia in classifica con 3 punti in palio fondamentali nella corsa alla salvezza. Iachini, dopo le parole dure del suo presidente Zamparini, dà fiducia al tandem d’attacco Vazquez-Gilardino, per il suo classico 3-5-2 come modulo. Giampaolo si affida invece al 4-3-1-2 con Saponara dietro Pucciarelli e Livaja, dando a Maiello le chiavi e le geometrie del centrocampo.

Nonostante la tensione palpabile in campo il primo tempo regala molte occasioni, create sia da un lato che dall’altro: manca solo il gol ma ci vanno vicini Gilardino per i rosanero, Pucciarelli e Livaja per i toscani. Se si deve però trovare una vincitrice, beh quella è senza dubbio la paura.

LaPresse/Anastasi Davide
LaPresse/Anastasi Davide

Il secondo tempo racconta di un Palermo se possibile ancora più bloccato dalla tensione: cominciano a piovere fischi dagli spalti del Barbera per l’incapacità dei padroni di casa di sbloccare il risultato, fischi che diventano fragorosi quando all’8’ passa l’Empoli. Saponara sfrutta al meglio una punizione al limite dell’area dei siciliani, facendo passare la palla sotto la barriera con un colpo da biliardo dei suoi, proprio mentre gli avversari saltavano per evitare di subire il gol all’incrocio dei pali.

Il Palermo accusa il colpo come un pugile che rischia il ko e l’Empoli giocando di rimessa va più volte vicino al raddoppio. Nell’ultimo quarto d’ora i siciliani finalmente ci provano con più convinzione: i ragazzi di Iachini provano infatti a bucare la difesa toscana con i neo entrati Quaison e Trajkovski, ma le conclusioni mancano di precisione e fortuna.

Finisce con la vittoria dei toscani che passano con merito al Barbera nonostante le azioni più pericolose il Palermo le produca negli ultimi minuti di gioco: Skorupski nega il gol prima a Rigoni e poi a Trajkovski con una doppia parata che ha del miracoloso. Iachini adesso rischierà l’esonero con la furia Zamparini?

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