Food&Sport: la “Paris-Brest-Paris”, una storia che merita dolcezza fra una pedalata e l’altra

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Dalla corsa ciclistica al dolce omonimo, quando cucina e sport sono più legati di quanto si immagina

Parigi parla da sola. Non ha bisogno di introduzioni.Parigi in cui si respira eleganza; Parigi che non esiste veramente fino a che non ci cammini dentro e ti accorgi che non è un sogno. Parigi che cade insanguinata ma si rialza, aggiustandosi semplicemente il rossetto e ricominciando a camminare con la solita grazia. Brest che è davvero distante, al confine bretone, che profuma di lupo di mare, di porto e salsedine.

paris2Ad unire queste due città così diverse una bicicletta, o forse un po’ di più. Una gara iniziata alla fine dell’Ottocento e mai più conclusasi.
Parigi-Brest-Parigi, 1200 km in bicicletta. Pierre Giffard crede, nel 1891, che sia una distanza fattibile e nasce la prima corsa ciclistica creata dal Petit Journal. 10 anni dopo viene riproposta dal giornale Auto-Velo e nel dopoguerra da L’Equipe. Quel che resta ora è un randonnée ogni 4 anni, un incontro per amatori il cui spirito è quello originale.

Paris-Brest-ParisSenza premi o riconoscimenti se non la vista che si ha pedalando tra stradine sterrate, fino in Bretagna. L’ultima Paris-Brest-Paris si è svolta proprio lo scorso agosto. Ne rimane anche un dessert, creato da Monsieur Durand nel 1891 per commemorare la gara ciclistica. Due gusci di pasta choux (quella dei bignè per intenderci) ripieni di crema e burro e decorati con scaglie di mandorle. La sua forma circolare rimanda proprio alla ruota di una bicicletta e divenne popolare anche tra i ciclisti per il suo potenziale energetico. Noi vi proponiamo la ricetta con un ripieno decisamente più leggero: all’interno una semplice crema chantilly con gocce di cioccolato.

Ingredienti per un dolce del diametro di 24 cm

100 ml di acqua
75 g di farina
60 g di burro
2 cucchiai di zucchero a velo
3 uova
mandorle in scaglie quanto basta
Per la crema:
200 ml di panna
3 cucchiai di zucchero a velo
gocce di cioccolato quanto basta

Procedimento:
Accendi il forno a 180 gradi.
paris-brestMetti l’acqua in una casseruola con il burro e lo zucchero a velo. Quando il burro è sciolto, togli la casseruola dal fuoco e aggiungi la farina tutta d’un colpo. Mescola con una frusta o un cucchiaio di legno in modo da non creare grumi. Riporta sul fuoco il pentolino e lascia cuocere per un paio di minuti: la pasta si asciugherà, creando una patina sul fondo. Togli l’impasto dal fuoco e versalo in una ciotola. Lascialo raffreddare per qualche minuto poi aggiungi le uova una alla volta. Non aggiungere mai la successiva se la precedente non si è incorporata all’impasto. Metti l’impasto in una sacca da pasticciere. Su un foglio di carta forno, con una tortiera, disegna un cerchio con un pennarello. Gira il foglio e segui con l’impasto la linea disegnata. Fai il primo cerchio, il successivo all’interno del primo e un terzo esattamente sopra i primi due, creando una sorta di piramide. Spennella la ruota che hai creato con del rosso d’uovo poi cospargila con le mandorle in scaglie. Inforna per 25 minuti circa (ma dipende dal forno). Lascia raffreddare bene poi tagliala a metà. Monta la panna con lo zucchero a velo e riempi la base del tuo Paris Brest. Aggiungi le gocce di cioccolato in modo che risultino omogenee e chiudi con l’altra metà del dolce.
Decora con zucchero a velo e servi.

Puoi anche fare dei piccoli ParisBrest individuali o unire alla panna montata del cacao amaro per una crema più decisa.

 

Le Marchese del Gusto

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