Per il battesimo delle Marchese su Sportfair abbiamo deciso di giocare in casa e intervistare un marchigiano DOC: Filippo Magnini altrimenti detto “Re Magno”: “da qualche tempo mi sono avvicinato alla cucina biologica e in particolare vegana”
E’ un marchigiano di cui andare orgogliosi e merita davvero la corona del benessere, è il nuotatore Filippo Magnini.
Nato a Pesaro nel 1982, acquario (neanche a farlo apposta) è il miglior nuotatore italiano di stile libero principalmente sui 100 metri che lo hanno reso campione mondiale per ben due volte (nel 2005 e nel 2007). La sua passione sportiva inizialmente è puntata verso il pattinaggio, il basket, il tennis poi il calcio ma è troppo magrolino per diventare un campione quindi la mamma lo spedisce in piscina per irrobustirsi e farsi le ossa.
Lui patteggia, tanto “è per poco” e potrà finalmente giocare a calcio e realizzare il suo sogno. Se d’estate stare in acqua ha i suoi pregi, d’autunno -ammettiamolo- non piace a nessuno ma alternative non ce ne sono.
Arrivati i dieci anni riesce a iscriversi a calcio e praticare entrambe gli sport contemporaneamente. Il nuoto però inizia a dare i primi risultati a livello regionale e qualcosa vorrà pur dire: ed ecco che il resto è storia tra vittorie e titoli mondiali.
Quello per cui a noi piace Filippo Magnini è la sua sensibilità e il suo impegno nel sociale. Numerose infatti sono le iniziative che lo vedono protagonista: testimonial per l’Associazione Italiana contro le Leucemie linfomi e mieloma, ambasciatore per la Fondazione Laureus nel tentativo di risolvere situazioni di disagio giovanile attraverso lo sport e, soprattutto, promotore della campagna I am doping free che pone l’accento su uno sport sano e pulito.
Da non perdere anche il suo libro che lo racconta, attraverso la fotografia, nel suo quotidiano nel suo essere prima di tutto Filippo.
Noi lo abbiamo intervistato e ci siamo fatte raccontare la sua visione dal punto di vista food
1) Filippo intanto grazie per il tempo che ci hai dedicato. Cosa si cela dietro la parola cibo buono e sano?
“Sicuramente la parola Italiano! Ho viaggiato molto in questi anni di lunga carriera e posso dire con orgoglio che il nostro cibo è davvero il più buono e sano! Non a caso la dieta mediterranea è la più consigliata e la prima cosa che provano i turisti da noi è la cucina”
2) Mi dici un peccato di gola a cui vorresti cedere spesso?
“La MAGNOnese che ho inventato con il mio amico Marco Bianchi (un attimo di pazienza per scoprirla)”
3) Arrivi da una terra, le Marche, ricchissima di prodotti enogastronomici: scegline 3 a cui sei più legato.
“Provo a fare una classifica: piadina sfogliata marchigiana, tartufo di Acqualagna, olive ascolane”
4) Come nel nuoto bisogna avere il coraggio di avvicinarsi all’acqua con fiducia, così è per il cibo. C’è qualche cibo che guardi con sospetto?
“Sinceramente non ci sono cibi in particolare che guardo con sospetto. Ci sono alimenti che a volte è meglio evitare per alcuni periodi, ma per il resto non penso la tavola italiana offra cibi nocivi o pericolosi. Se ci riferiamo poi alle recenti polemiche nate in particolare sulla carne rossa, penso che, con moderazione, possiamo mangiare davvero un po’ tutto. Poi è ovvio che uno sceglie in base ai propri gusti”.
5) Quali sono tre luoghi in cui ami fermarti a mangiare quando sei libero?
“Tempo libero ahimè ne ho poco, ma per mangiare fuori ho sempre dei punti fissi che difficilmente tradisco. A Pesaro la mia città vado da “Cozza amara”, a Verona dove vivo attualmente con Federica mangiamo da “Il pompiere” e a Roma dove ho vissuto 8 lunghi e intensi anni cerco sempre di prenotarmi un tavolo speciale da ” Il gallura”
6) Un pasto perfetto cosa prevede?
“Da qualche tempo mi sono avvicinato alla cucina biologica e in particolare vegana. Quindi cerco ogni tanto di fare la merenda di metà giornata con la polpa di frutta Natura Nuova e poi a pranzo prepararmi qualche prelibata ricetta con il tofu: a volte più semplici come la caprese, altre più complicate come le Linguine con lime e tofu”
7) Ultima domanda: è’ vero che devo aspettare tre ore per entrare in acqua dopo mangiato o mia madre mi ha sempre mentito?
“Ma se le mamme facessero mangiare in modo leggero e sano i propri figli al mare, di certo non ci sarebbe bisogno di farli aspettare 3 ore… secondo me. Raccomando sempre a tutti di fare tanti spuntini durante la giornata piuttosto che poche e grandi mangiate!”
Le Marchese del Gusto