L’ex difensore della Juventus attacca Hollande e confessa di essere spaventato dalle parole della europarlamentare Marine Le Pen
Parole di fuoco, parole dure, parole che fanno riflettere un Paese intero. Lilian Thuram non si nasconde e dice la sua su quanto sta accadendo in Francia tra attentati, morti e ritorsioni.
L’obiettivo dell’ex difensore francese è chiaro, aprire gli occhi a tutti i suoi connazionali, sottolineando che la guerra non è iniziata oggi come invece Hollande vuole far credere. “Hollande ha detto che noi francesi siamo in guerra dopo gli attentati di venerdì scorso? Il mio paese è in guerra, si, ma non da oggi – commenta Thuram, intervenuto al programma “Un giorno da pecora” di Rai Radio 2 con Giorgio Lauro e Geppi Cucciari -. La Francia sta facendo la guerra fuori dalla Francia da un po’ di tempo. Perché quando il tuo paese va fuori e bombarda un altro paese vuol dire che è in guerra. Nel 1998 eravamo un esempio di integrazione, ma ne è passato di tempo. Da allora è cambiato molto, per esempio c’è stata una politica che è andata in tv per dire che la Francia è un paese di razza bianca e che è di religione cristiana. E questo cosa vuol dire? Che chi non è bianco e cattolico non è francese?“. L’ex juventino si dice spaventato dai discorsi di Marine Le Pen: “ci porta alla violenza: quando crei divisioni nella tua comunità alla fine finisce sempre così. I giovani che ascoltano i discorsi con cui i terroristi fanno proseliti si sentono dire: vedete, non siete francesi per gli altri, lo sapete no?“.