L’indimenticato Nigel Mansell vede una Formula 1 noiosa e senza piste difficili
Nigel Mansell ha scritto pagine indimenticabili della Formula 1, battagliato con i più forti, realizzato gare bellissime con la Ferrari e la Williams: facile quindi che un pezzettino del suo cuore sia rimasto a Maranello e che la Formula 1 di oggi non lo appassioni più di tanto.
Il pilota britannico ha infatti un cuore che batte ancora per la Rossa e le sue sono parole al miele per la scuderia italiana: “La Ferrari è una delle poche squadre che può sempre sorprendere. Tre vittorie e tanti podi sono un grande bottino, ma l’anno prossimo può fare anche meglio. Mi auguro che diano a Vettel una macchina da titolo. Seb è un bravo ragazzo, che ha realizzato un’impresa vincendo 4 Mondiali da giovanissimo e ora sta facendo un lavoro incredibile a Maranello. Spero che la Ferrari vinca tutte le gare che restano e che l’anno prossimo lotti per il Mondiale, ce n’è bisogno”.
Non mancano però le stoccate all’attuale circus: “Devono cambiare le regole, lo dico da molti anni. Ai miei tempi eri fortunato se avevi tre ingegneri, oggi ai box ce ne sono trenta. Le auto avevano gomme più larghe e con più grip, ma scivolavano in curva e il pilota poteva tirare fuori il suo stile. Oggi sono docili da guidare, il muretto ti dice che cosa fare in ogni momento e i piloti non hanno più la possibilità di esprimersi. Se guidi in modo aggressivo, fai fuori le gomme, quindi devi andare più piano. E dispositivi come l’ala mobile (il Drs; n.d.r. ) sono una follia: che abilità c’è a sorpassare così? Non è colpa dei piloti. La verità e che oggi sono limitati e condizionati. Imparano i circuiti al simulatore, vanno in pista solo per le gare e non hanno tempo per visitare davvero i Paesi e arricchirsi come uomini, conoscendo diverse culture”.
Personaggi come Mansell facevano grande la Formula 1 di un tempo e forse l’attuale circus ne avrebbe tanto bisogno: quanto manca Nigel…