Il presidente Berlusconi torna a Milanello e si sbilancia sulla stagione in corso e sugli obiettivi futuri
Non capitava da un pò di tempo, segno che le ultime vittorie rossonere hanno riportato serenità in casa Milan: Silvio Berlusconi torna a Milanello, pranza con i dirigenti di Publitalia e dopo aver assistito all’ultima parte dell’allenamento della sua squadra, si intrattiene a parlare con i giornalisti.
Un presidente rossonero pimpante e ben disposto, divertito nel progettare e felice per l’entusiasmo ritrovato: “Ho visto un progressivo miglioramento, abbiamo abbandonato alcuni schemi che non funzionavano. Ora facciamo un calcio ragionato, con palla a terra e possesso palla. Mi spiace non aver avuto mai Menez, che era il trequartista designato. E peccato anche per l’assenza di Balotelli, che ora è cambiato. Boateng? Io lo vedo centravanti da sempre, anche se in passato lo facevano giocare in mediana. A gennaio vedremo, dipende dalla risposta del suo fisico. Donnarumma sarà il portiere per i prossimi vent’anni, invidio i miei successori che non dovranno spendere in quel ruolo. Anche Bertolacci è migliorato”.
Il presidente si sofferma anche sugli obiettivi futuri, con un occhio al presente che deve rappresentare la base ideale per un progetto giovane e a lungo termine nel futuro: “La Champions è un imperativo categorico. E comunque non possiamo stare fuori da semifinali e finali di Champions perché c’è di mezzo il progetto commerciale con la Cina. È un progetto che si può fare solo se restiamo sugli scudi. Penso che Mr Bee i soldi li metterà, anche se sono state create da alcuni giornali cose allucinanti, del tipo che sarebbero soldi miei che farei rientrare in patria”- infine un accenno a Mihajlovic -“È una persona forte, l’ho sempre trovato fiducioso di esprimere un buon gioco. Col Torino però abbiamo sbagliato perché non abbiamo tenuto palla come avremmo dovuto fare. Su questo c’è stato anche un dibattito aspro con i giocatori”.