La 12esima frazione della Vuelta ha visto il successo del giovane olandese in una volata dalle tempistiche perfette
La Vuelta oggi ha “regalato” una tappa di transizione, con poche emozioni dopo l’abbuffata di ieri con i suoi 6 interminabili gran premi della montagna.
12a tappa che ha condotto i corridori da Escaldes – Engordany/Andorra a Leida, lungo un percorso di 173 km: nessuna preoccupazione per il leader Fabio Aru, con un solo gpm di seconda categoria posto a 50 km dalla partenza.
Una tappa per velocisti si direbbe: l’incognita maggiore per un arrivo in volata era rappresentato alla partenza dalle condizioni dei velocisti rimasti in gara dopo la massacrante frazione di ieri. Dopo i ritiri di Peter Sagan, Nacer Bouhanni e Caleb Ewan, l’unico sprinter di prima fascia ancora in corsa era il tedesco John Degenkolb, oltretutto ancora a secco di vittorie in questa Vuelta, con il nostro Kristian Sbaragli (MTN – Qhubeka), già a segno nella 10a tappa, pronto a fargli nuovamente le scarpe.
Tentativo dalla lunga distanza di giornata con 5 ciclisti: in fuga Bert-Jan Lindeman, Maxime Bouet, Alexis Gougear, Jacobus Venter e Miguel Angel Rubiano Chavez. Il loro vantaggio sul gruppo della Maglia Rossa è arrivato a toccare punte di quasi 5 minuti ma con il passare dei km è sceso progressivamente. Ai 60 km il distacco del gruppo maglia roja era infatti di appena tre minuti. Consolazione per i corridori l’assenza di pioggia, data per certa dalle previsioni e che invece ha risparmiato la corsa.
La Giant – Alpecin ha ovviamente fatto la corsa nel gruppo dei migliori per ricucire la distanza, cercando in tutti i modi di apparecchiare una volata per Jon Degenkolb: così ai 40 km il vantaggio dei fuggitivi di giornata è sceso a poco più di 2 minuti con l’impressione che il gruppo si ricompattasse sempre più vicina.
Ai 10 km il vantaggio del gruppetto si è ormai ridotto a meno di un minuto e la loro favola è finita proprio all’ultimo km: sul traguardo e con una volata lunga s’impone il giovane olandese Danny von Poppel (Trek), con il gruppo rientrato sugli ultimi due fuggitivi quando oramai mancavano solo 250 metri alla conclusione della frazione. Ancora una volta beffato Degenkolb dopo i 4 successi dell’edizione del 2014.