Us Open: la rinascita di Flavia Pennetta, la tennista che visse due volte

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Prima italiana a entrare nella top10 nel 2009, quattro Fed Cup e tante vittorie. Nel 2012 l’infortunio e, poi, la lenta risalita fino alla finale di oggi

Splendida Flavia. A 33 anni e mezzo, la brindisina Pennetta ha raggiunto la sua prima finale in un torneo Slam, che e’ anche la prima finale di un’italiana agli Us Open. “Sono vecchia per lo sport, non per la vita“, ha scherzato in conferenza stampa.
LaPresse/Reuters
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In realta’, non lo e’ neanche per lo sport, visti gli exploit di questi giorni, che rappresentano l’apice di una carriera bella ma anche travagliata, di una vicenda sportiva e umana che, tra campi da tennis e gossip, ha avuto i suoi momenti bui. Affrontati, peraltro, sempre con serenita’ e tenacia. Da pugliese intelligente e spiritosa. Flavia Pennetta è stata la prima italiana a entrare, nell’agosto 2009, nella Top 10 del tennis mondiale. Ha battuto in carriera star come Maria Sharapova, Caroline Wozniacki, Victoria Azarenka, Justine Henin, Martina Hingis (assieme alla quale vanta qualche successo nel doppio), tutte ex numero 1. Ha conquistato 10 titoli Wta e, con la Nazionale italiana, quattro Fed Cup. Nel doppio, in coppia con l’argentina Gisela Dulko (“la mia migliore amica”), è stata in vetta alla classifica ed ha vinto, tra 2010 e 2011, il Masters di fine anno e Australian Open. Non sono state sempre rose e fiori. Nel 2012, si blocca per un infortunio al polso destro.

fognini_pennetta49_50721_immagine_obig E’ costretta a operarsi, a fine agosto a Barcellona, e per lei la stagione è finita. Un colpo che potrebbe segnare la fine di una carriera, e che, data la lunga assenza, la fa precipitare al numero 158 del ranking. Ma ce la fa, si riprende. Torna in campo nel 2013, raggiunge il quarto turno a Wimbledon e la semifinale, la prima, agli Us Open (dopo i quarti del 2008, 2009 e 2011). L’anno dopo vince a Indian Wells, e approda di nuovo ai quarti a Flushing Meadows. Anche la vita privata ha avuto luci e ombre. Bellezza mediterranea, fisico ‘giusto’, lontana dalle gigantesse che dominano nel circuito, Flavia disse di sé anni fa: “penso di essere carina, di una bellezza normale. Forse le donne non fanno fatica a riconoscersi in me e gli uomini non mi considerano fredda e irraggiungibile come la Sharapova“. E i fidanzati, o aspiranti tali, non le sono mai mancati: dopo la rottura traumatica con il ‘collega’ spagnolo Carlos Moya, ha avuto una storia con l’attore Andrea Preti e, dal 2014, è legata sentimentalmente a Fabio Fognini, estroso e ‘fumantino’, di cinque anni più giovane. Che con lei sembra aver trovato, almeno fuori dai campi da gioco, equilibrio e tranquillità. E c’è chi già parla di fiori d’arancio. Si vedrà. Per ora c’è da pensare alla finale a Flushing Meadows. “Amo New York e gli Us Open mi portano fortuna“, ha detto giorni fa. C’è da crederle.

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