Roberta Vinci commenta a 24 ore dalla finale degli US Open l’impresa contro Serena Williams e il bel match contro l’amica Flavia Pennetta
Sorridente, sicuramente più rilassata, Roberta Vinci a 24 ore dalla finalissima dello US Open perso contro l’amica e corregionale Flavia Pennetta, torna sulle emozioni provate. “Sono ancora un po’ frastornata da questo risultato inaspettato. Devo riuscire a realizzare quello che ho fatto” afferma in collegamento con la “Domenica Sportiva” da New York.
“Giocare una finale dello slam con un’amica che conosci da quando avevamo 13 anni ha sicuramente influito. E’ una gioia immensa. Sono contentissima anche se la finale purtroppo è finita male. Ma ho disputato due settimane splendide, e poi battere Serena qui a New York vale tanto“. E l’impresa la tennista tarantina l’ha fatta proprio nella semifinale vinta in tre set contro la numero uno del mondo che puntava alla finale per entrare nella storia del tennis realizzando il Grand Slam. “Partivo sfavorita: 300 a 1 dai bookmakers, ma non ho mai mollato. Ho fatto il massimo. Ho vinto una partita incredibile avendo perso anche il primo set. Ma io ci ho sempre creduto e non ho mai mollato, vincendo alla fine” afferma Roberta Vinci che, quindi, conferma di essere entrata in campo allo stadio Arthur Ashe più scarica rispetto all’amica-rivale. “Sono partita un po’ più scarica rispetto a Flavia – dice -. Ero stanca mentalmente. Avevo battuto Serena ed ho passato 24 ore interminabili, pensanti. Con tanta tensione accumulata e quindi sono arrivata un po’ tesa. Ho lottato nel primo set e alla fine sono anche un po’ calata” afferma. “Quando è finita la partita ci siamo abbracciate e le ho detto ‘complimenti, hai meritato questa partita. Goditi questa vittoria e ti voglio bene’. E Lei mia ha detto è l’ultima partita agli US Open e ora lo devo comunicare a tutti. Io sono rimasta scioccata. Poi abbiamo sorriso e ci siamo goduti una bella premiazione” racconta Roberta Vinci che alla domanda sul perchè non torna in doppio a giocare con Sara Errani magari per i Giochi di Rio 2016, la tennista tarantina risponde: “Chissà, magari può essere. L’anno prossimo si vedrà. Io ci spero“.