Post-RWC: la RFU prolunga la sua Policy sugli “Overseas” fino al 2017

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Con l’avvicinarsi dell’inizio della Rugby World Cup, la RFU sta già pensando a delle modifiche da fare

In Inghilterra, il mondiale inizierà tra poco più di 24h, ma c’è chi sta già pensando a cosa succederà una volta finito il torneo iridato.
La Federazione inglese, difatti, starebbe valutando se allargare la sua politica riguardo i giocatori appartenenti a club Esteri.
Si sa che in Francia, nel campionato di Top14, gli stipendi sono migliori e i bonus molto molto più alti, e per quei giocatori che fossero intenzionati a lasciare la Premiership o il Pro12 per contratti molto più proficui, la Rugby Football Union avrebbe deciso di allargare fino al 2017 la politica degli “Overseas”, coloro i quali, appunto, giocherebbero oltre il mare che separa l’isola britannica dal resto del mondo.
Un messaggio chiaro quello della federazione inglese,soprattutto in ottica Mondiale 2019 e per le tournée dei British & Irish Lions, dai quali sarebbe infattibile ricevere una chiamata senza essere passati prima dalla nazionale.
Suddetta politica è già usata da altre federazioni – vedi Nuova Zelanda e Australia – che, così facendo, hanno l’obbiettivo di preservare i talenti nel proprio paese arricchendo i propri campionati con molti nomi importanti.
Negli ultimi anni però, il forte desiderio che la maglia della propria nazionale crea in ogni giocatore sta venendo a mancare in vista soprattutto dei contratti più altisonanti del vecchio continente.
Vedremo nel futuro quale via prenderà il rugby e il movimento mondiale; se seguire il lato economico o quello dell’onore e del senso patriottico.

Giorgio Pegoraro – Rugbymeet

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