Non ci sta Mo Farah! L’atleta britannico chiede sanzioni più pesanti per chi assume sostanze stupefacenti per migliorare le prestazioni fisiche
Mo Farah vorrebbe squalifiche più lunghe per gli atleti che intenzionalmente assumono sostanze illegali. Intervistato dalla televisione britannica il 32enne atleta, fresco dell’oro nei 5000 e nei 10000 metri ai Mondiali di atletica di Pechino, ha spiegato che cosa pensa di chi assume sostanze vietate: “Se si sa cosa si sta facendo, allora penso che le squalifiche devono essere più lunghe“.
Il campione olimpico recentemente è stato messo sotto accusa dopo la scoperta che il suo allenatore Alberto Salazar e il suo gruppo americano, il Nike Oregon Project, avrebbero violato le regole antidoping facendo assumere sostanze vietate al primatista statunitense Galen Rupp. La Uk Athletics, la federazione britannica di atletica leggera, non ha trovato prove di infrazioni da parte di Farah nei primi risultati dell’indagine su Salazar, il quale ha strenuamente negato tutte le accuse contro di lui. L’atleta ha chiarito il suo pensiero riguardo il sospetto che gli atleti di successo assumino sostanze illegali: “Non mi infastidiscono molto. La vera ragione per cui mi sono trasferito negli Stati Uniti per essere allenato da Alberto Salazar è quello di migliorare dell’uno o due per cento”. “Ero stufo – ha aggiunto – di arrivare sesto-settimo, avvicinarmi alla medaglia per mezzo secondo. Ed è per questo mi sono trasferito dall’altra parte del mondo. La mia preparazione e molte altre cose sono cambiate, e così la gente pensa che di conseguenza… A volte questo mi demoralizza“. L’atleta ha ribadito che non si è mai dopato: “Ho vinto un sacco di medaglie, sono pulito, non l’ho mai fatto“.