Lutto per il Rugby: Giovanni Raisi ci lascia, e tutto il mondo del rugby piange un grande del passato

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Giovanni Raisi, uno di quei “vecchi” che ha fatto la storia del rugby ci ha lasciati a causa di un tumore

Dicono che un rugbista non smetta mai di parlare di rugby, al massimo lo può fare in un altro luogo dell’anima.
E speriamo e crediamo veramente sia così, augurando al grande “Gioanon” di ritrovarsi lassù in una grande partita con Maci Battaglini e Doro Quaglio.
Giovanni Raisi era uno di quei “vecchi” che hanno fatto la storia di questo sport. Ha collezionato, in 18 campionati coi colori RossoBlu dal 1953/54 al 1971/72, ben 234 presenza nel massimo campionato italiano. 4 Scudetti e 7 caps con la nazionale. Insomma, uno che ha centrato i più alti traguardi che il rugby italiano offra, uno che ha lasciato la sua impronta ben incisa nel terreno del tempo.
Nella stagione 53/54 il primo scudetto e nel 55 ottenne la chiamata per il “Glorioso XV” che inflisse l’unica sconfitta alla selezione universitaria Sud Africana in tour in quella stagione.
62/63/64 i 3 rimanenti scudetti, per poi assistere agli anni più “bui” della Rugby Rovigo, ma senza mai tirare i remi in barca e combattendo sempre portando alto lo stendardo dei Bersaglieri.
Giovanni Gioanon Raisi è morto  venerdì (21 agosto) alle 9.30, aveva 81 anni e aveva già sconfitto il cancro al colon ed un’ischemia cerebrale.
Ci ha lasciato per cause naturali nella sua poltrona di casa.
Per coloro che volessero salutarlo un’ultima volta i funerali si terranno alla chiesa del Duomo di Rovigo, Lunedì alle 9.

Giorgio Pegoraro – Rugbymeet

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