Fra le cadute dei big vince il belga Stuyen

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Brutta caduta nel gruppo dei più forti: molti i ritiri eccellenti

Ottava tappa della Vuelta a España, 182,5 km con partenza da Puebla de Don Fadrique e arrivo a Murcia. Una frazione sulla carta decisamente meno impegnativa di quella corsa ieri, sebbene durante il percorso ci siano stati due gran premi della montagna, ma di terza categoria. Il problema semmai sono state le cadute a ripetizione che hanno falcidiato il gruppo maglia rossa.

Nuova fuga di giornata, con partenza sempre dalle prime battute della corsa: 6 uomini al comando, Keisse (Etixx-Quick Step), Engoulvent (Europcar), Howes (Cannondale-Garmin), Van Asbroeck (Lotto NL Jumbo), Mattia Cattaneo (Lampre-Merida) e Madrazo (Caja Rural), con un vantaggio che ha sfiorato al massimo i 5 minuti sul gruppo maglia rossa, un margine che però è diminuito sempre più a causa dell’azione sostenuta di alcune squadre che hanno spinto in virtù del traguardo adatto a velocisti, Tnkoff per Sagan su tutte.

Quando mancavano 50 km al traguardo e il vantaggio dei 6 era sceso a 2 minuti scarsi, c’è stata una brutta caduta in seno al gruppo maglia roja, con alcuni ciclisti caduti rovinosamente a terra: fra questi i big Bouhanni, Van Garderen e Daniel Martin, con conseguenze fisiche e che sono rimasti per molto tempo a terra doloranti. Purtroppo col passare dei minuti si è scoperto che Bouhanni, Martin e Van Garderen si sono ritirati (sospetta caduta alla clavicola per il terzo) mentre un altro atleta, Boeckmans corridore della Lotto, è stato addirittura portato in ospedale, anche se alcune fonti hanno dichiarato che era cosciente al momento del trasporto in ambulanza.

Il gruppo si è così spaccato in due dietro i 6 battistrada e anche la maglia rossa Chaves ha perso circa 30 secondi sul gruppetto dei primi inseguitori e ha dovuto spingere a tutta per poter rientrare.

Dei 6 fuggitivi solo Howes è rimasto in corsa con un’azione solitaria che l’ha portato ad avere anche 55” di vantaggio sul gruppo della rientrata maglia rossa: corridore però sfortunato perché vittima (anche lui!) di una brutta caduta e ripreso dal gruppo ai 30 km dal traguardo.

LaPresse/EFE
LaPresse/EFE

Km conclusivi convulsi, ancora con diverse cadute e tanti, troppi corridori a terra: fra questi farà discutere la caduta di Peter Sagan agli 8 km, uno dei favoriti per la vittoria volante di oggi, furibondo con un motociclista che a suo dire lo ha danneggiato e fatto cascare a terra. Immagini poco chiare ma sicuramente l’episodio è stato surreale.

Volata quindi sul traguardo di Murcia: a spuntarla il corridore belga della Trek Jasper Stuyen, che ha messo più di una ruota davanti allo spagnolo Bilbao e al francese Reza. Quarto e quinto gli italiani Visconti e Sbaragli.

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